L'esponente del Partito Democratico spiega: "A Luglio, infatti, il ministro dell'Ambiente Galletti ha adottato una direttiva europea che modifica la legge 157/1992, introducendo l'obbligo, per ciascun cacciatore, di annotare sul proprio tesserino venatorio, subito dopo l'abbattimento, la fauna selvatica stanziale e migratoria abbattuta. Le Regioni italiane si stanno adeguando (o si sono già adeguate) a questa modifica, adempiendo agli obblighi di legge; la Liguria, invece, non solo è rimasta indietro, ma deciderà di rinviare il recepimento della norma al prossimo anno. La Giunta Toti, in questo modo, prova a "fare muro" contro decisioni europee a cui il Governo non può che adeguarsi, creando incertezza e difficoltà ai cacciatori, vista l'imminenza della stagione venatoria. Una decisione assurda, insomma, dal momento che molte Regioni sono riuscite ad adeguarsi alla nuova legge senza alcun problema, nonostante i tesserini venatori fossero già stati stampati con le vecchie regole (vedi il caso della Lombardia, tanto per fare un esempio, oppure Emilia e Toscana).
La Liguria a marchio Toti invece preferisce una situazione di confusione, che potrebbe creare parecchi problemi ai cacciatori. La nostra regione, infatti, non finisce al Bracco, ma arriva fino alla Spezia, e lo dimostrano alcuni problemi che si sono verificati per chi dalla provincia spezzina decide di andare a cacciare in regioni che si sono già adeguate alla nuova norma. Di fronte alle richieste di chiarimento dei cacciatori su come comportarsi in questi territori, l'Ente non ha fornito soluzioni chiare, ma solo alcuni suggerimenti di massima. Insomma ancora una volta ha vinto la confusione di questa Giunta e a farne le spese, come sempre, sono i liguri, in questo caso specifico i cacciatori.
A questo punto chiedo fin da subito che la Regione stabilisca regole chiare, che consentano ai cacciatori di essere in regola alla data di apertura della stagione venatoria. In fondo si tratta di modificare le istruzioni previste dallo schema di tesserino per il prelievo di avifauna, perché è n necessario fornire anche delle certezze a chi sceglie di cacciare in regioni limitrofe che si sono già messe in regola con la nuova normativa. Su questo tema presenterò un'interrogazione alla Giunta, affinché venga fatta al più presto chiarezza".