"Ciò che è emerso – spiegano i due esponenti del Partito Democratico – è la posizione contraria dei commercianti nei confronti di nuovi insediamenti della grande distribuzione sul territorio spezzino. E noi siamo dello stesso avviso. Toti, Costa, Giampedrone e Pucciarelli sono responsabili del fatto che Rixi abbia proposto in Giunta due centri commerciali a Santo Stefano di Magra e all'ex Sio della Spezia contro cui ci siamo opposti fin da subito insieme ai Comuni. Riteniamo inoltre sia più opportuno passare da una legge che individua le aree a una norme che definisce dei criteri, come avveniva in passato".
A tal proposito Paita e Michelucci sostengono sia importante che "l'ultima parola, in questo tipo di scelte, sia del Comune interessato, subordinando il via libera all'insediamento della grande distribuzione in un sito a una variante. In questo modo - sottolineano i due esponenti del Pd – il Consiglio comunale potrà decidere e valutare attentamente la questione, prendendosi la responsabilità politica delle proprie scelte di fronte ai cittadini. Oltre a questo, poi, vorremmo proporre un aumento degli oneri di urbanizzazione che sia compreso fra il 30 al 50 per cento rispetto ai valori attuali, per i nuovi insediamenti della grande distribuzione. Il ricavato si potrebbe destinare a interventi e servizi a sostegno del piccolo commercio".
I due consiglieri del Pd sottolineano comunque "l'importanza di instaurare un confronto con la Giunta su questi temi, per migliorare la legge, ma anche per avviare un ragionamento più generale sul commercio, che parta dalla vecchia normativa che prevedeva un blocco per le medie strutture nelle zone di pregio e adiacenti ai centri storici, ma anche per un suo miglioramento a tutela degli esercizi vicinato".
Molto importante, infine, concludono Paita e Michelucci "la realizzazione di nuovi parcheggi che consentano alle persone di raggiungere i centri urbani per favorire il piccolo commercio".