"Non era sufficiente – spiegano i due esponenti del Pd - il biglietto a 4 euro da noi più volte criticato, e cioè il Cinque Terre Express. Ora si aggiunge anche un ulteriore rincaro delle tariffe di 2,40 euro (peraltro non comunicato in alcun modo) per tutti i treni in transito su quella tratta; anche per quelli a lunga percorrenza. Ci chiediamo – insistono Michelucci e Paita - se l'assessore Berrino si renda conto dell'assurdità di questo provvedimento. Abbiamo segnalato con ogni mezzo le ripercussioni negative che il biglietto a 4 euro avrebbe avuto, sia per i pendolari sia per il turismo stanziale. Oggi rileviamo che disservizi, ritardi e insicurezza delle fermate permangono: quindi quello che è stato venduto come un servizio metropolitano, di metropolitano non ha proprio nulla".
"A tutti questi disagi, poi - continuano consiglieri regionali del Partito Democratico - si aggiunge anche un ulteriore rincaro incomprensibile, caricato da un giorno all'altro sulle spalle di tutti coloro che transitano lungo le Cinque Terre, anche con destinazioni differenti. Dopo la gestione fallimentare di tutta questa vicenda – concludono Michelucci e Paita – sarebbe opportuno che Toti revocasse la delega ai Trasporti all'assessore Berrino, visto che non si è dimostrato in grado di tutelare gli interessi dei liguri, siglando accordi che puntano soltanto a fare cassa e che hanno generato una situazione insostenibile e destinata a scontentare tutti quanti. Questa vicenda è l'ennesimo atto contro i cittadini della provincia della Spezia messo in campo dalla Giunta".