"Lo spirito di allargare la comunità del Parco aprendosi ad altri territori – spiegano Paita e Michelucci – ha senza dubbio dei risvolti positivi, perché serve a valorizzare le aree di pregio dei Comuni che entrano a far parte di questa comunità. A Giampedrone però tutto questo non interessa, visto che preferisce portare avanti una battaglia politica personale. Il suo unico scopo è avere una maggioranza a lui affine all'interno dei Comuni del Parco di Montemarcello, in modo da poter eleggere un presidente politicamente vicino al centrodestra".
Un'accusa molto dura, rincarata anche dal fatto che "il Parco di Montemarcello – precisano ancora Paita e Michelucci – ha seguito per Ortonovo e Castelnuovo le stesse procedure utilizzate per l'annessione del Comune di Riccò del Golfo. Ma su questo, visto che quell'amministrazione è vicina al centrodestra, Giampedrone tace. Oltre a questo poi vorremmo capire se possa bastare una decisione come quella assunta dalla Giunta per cancellare dal territorio di un Parco due Comuni. Insomma, su questa vicenda bisogna fare chiarezza con serietà. E proprio per questo chiediamo che vi sia una proroga per gli attuali organismi del parco: non si può eleggere un nuovo presidente se prima non si definisce il perimetro della comunità del parco stesso".