La Marina Militare poteva scegliere da subito di orientare tale attività verso il porto di Piombino che si sta attrezzando per tale finalità, come previsto dal piano del Governo, ma ha ritenuto che anche La Spezia potesse parzialmente usufruirne.
Certo il rilancio della Città non può e non deve partire solo da ciò ma rinunciare a prescindere appare troppo semplicistico.
Le tecniche di demolizione navale sono state modificate nel tempo ed oggi grazie alle nuove normative/modalità consentono di lavorare in sicurezza per gli operatori e per l'ambiente circostante.
Le modalità offerte dalla Marina Militare riguardo al monitoraggio costante delle lavorazione sono un'ulteriore garanzia per la Cittadinanza e non mi sembra che vogliano dire essere di "Bocca buona".
Non trovo altresì plausibile la preoccupazione rivolta, dal rappresentante della Uilm Graziano Leonardi, alle attività che producono prodotti alimentari nella nostra Provincia ma come rappresentante del Partito Democratico nel nostro Comune apprezzo questa rinnovata sensibilità ambientale che auspico sia applicata con fermezza anche sui dragaggi nel nostro golfo. La nostra Città sta avendo mutazioni importanti che sicuramente se ben canalizzate porteranno un intero territorio ad avere enormi possibilità per un futuro decisamente migliore. Concludo dicendo che la nostra città ha purtroppo dato tantissimo in termini di vittime per l'amianto e per la scarsa sensibilità ambientale ma oggi le più moderne tecniche se opportunamente utilizzate consentono di lavorare in sicurezza e quindi invito tutti a rivolgere uno sguardo al futuro perchè tutelare l'ambiente non vuol dire rimanere fermi ma vuol dire guardare con curiosità all'innovazione ed alla ricerca che tanto potrebbero offrirci in termini lavorativi e di tutela ambientale. Utilizzare queste nuove tecniche porterebbe sicuramente maggiore sicurezza e maggiore tranquillità fra gli operatori e la Cittadinanza. Il nostro compito è quello di vigilare affinchè non ci siano falle nel sistema.