Andrea Costa (Gruppo Misto-ncd Area popolare), Presidente della IV Commissione Territoro-Ambiente, esprime soddisfazione per l'approvazione del disegno di legge "Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009, numero 49" – "Piano Casa", di cui era relatore di maggioranza.«Si tratta di una buona legge che va incontro alle esigenze dei cittadini. – dice- Sarà possibile recuperare il patrimonio edilizio esistente ed anche i siti produttivi abbandonati».
Costa sottolinea: «Non c'è alcun rischio di cementificazione, ma al contrario, anche con questo provvedimento noi siamo impegnati a combattere il dissesto idrogeologico che purtroppo colpisce una parte considerevole del nostro territorio – dice - Il Piano prevede premialità per chi "sposta" fabbricati situati in aree a rischio, esondabili o soggette a frane, in zone più sicure – spiega - Al contrario la giunta Burlando, con una deroga, approvata dopo i devastanti alluvioni, ha consentito di costruire a 3 metri dai fiumi ».
Costa ricorda che sarà possibile effettuare il cambio di destinazione d'uso dei fabbricati esistenti, con un volume massimo di 200 metri cubi, circa 70 metri quadrati: manufatti con destinazione non residenziale, potranno diventare abitazioni . «Si tratta di una misura che favorisce il presidio del territorio», afferma.
In aula, inoltre, è stato approvato un emendamento presentato da Costa, secondo il quale l'incremento volumetrico aggiuntivo di un immobile, pari al 5 per cento, già previsto qualora contestualmente si attui anche il ripristino di suolo agricolo, (l'area del terreno deve essere pari almeno a dieci vuole la superficie lorda dell'immobile ampliato), viene consentita purchè il terreno stesso si trovi nel medesimo Comune dove è localizzato l'immobile, superando il vincolo della normativa vigente che limitava le possibilità di recupero del suolo agricolo entro un raggio di 200 metri dell'immobile.
Il consigliere ci tiene a sottolineare che l'iter del testo ha avuto un percorso molto partecipato, con 44 auditi e 15 incontri sul territorio «Auspico che la commissione abbia potuto lavorare al meglio: sono stati accolti molti suggerimenti provenienti dalle diverse associazioni di categoria e dai cittadini», ha detto, rimarcando che il testo va incontro .anche alle esigenze dei Comuni, consentendo loro di riqualificare il territorio e, comunque, di escludere delle zone dall'applicazione del piano.
Il consigliere interviene infine sull'atteggiamento tenuto dall'opposizione consiliare che ha abbandonato l'aula per protesta contro il contingentamento dei tempi: «Non comprendo l'atteggiamento della minoranza, che è a doppio binario – afferma - In commissione ha partecipato ad una approfondita discussione con la presentazione di circa 30 emendamenti, mentre in aula ne ha presentati circa 200, facendo ostruzionismo: in 14 ore di dibattito non eravamo riusciti ad approvare neppure un articolo. Alla fine i componenti dell'opposizione hanno abbandonato l'aula, senza partecipare alla votazione finale, e pur avendo a disposizione altre otto ore per discutere: evidentemente erano a corto di argomenti».