La Giunta Toti proponeva una cementificazione selvaggia che avrebbe messo a rischio un territorio molto fragile. La Liguria non può reggere una proposta che vede ancora l'utilizzo di cemento, che incentiva alla speculazione con le delocalizzazioni, che concede la possibilità di trasformare una legnaia in un monolocale, che dà la possibilità di costruire nei parchi senza alcun riferimento alla necessità di una valutazione ambientale e strategica e che cancella del tutto le autonomie di programmazione e di scelta dei governi dei territori.
Anche nel presidio fatto sabato scorso, con tutte le forze politiche della sinistra e i movimenti ambientalisti, avevamo ribadito le nostre perplessità, oggi si segna una svolta netta. Una risposta ancora più positiva rispetto alle posizioni tenute dalla commissione urbanistica e dall'ufficio di Presidenza Anci Liguria che davano il via libera al Piano Casa ponendo delle osservazioni specifiche per correggere alcuni aspetti. Ritengo che non ci sia nulla da correggere, la proposta va rispedita al mittente senza se e senza ma. Ancora cemento, questa è la proposta del centro destra di Toti. Noi invece vogliamo che si dica basta al consumo del suolo e che ci sia la riqualificazione dell'esistente.
Se la giunta Toti decidesse di andare avanti, portando la proposta in Consiglio Regionale, si assumerebbe la responsabilità di andare contro il voto dei Comuni e delle Province della Regione. Sarebbe un atto gravissimo, la bocciatura è stata netta, se ne prenda atto. Rivendico con orgoglio il ruolo che l'Amministrazione del Comune della Spezia ha svolto. Non arretreremo di mezzo centimetro, la battaglia continua.