"Durante il mandato della precedente Giunta regionale della quale facevo parte – dice Paita – ogni qualvolta si è verificata un'emergenza legata ad alluvioni e frane con conseguente chiusura prolungata di strade, siamo intervenuti per sollecitare chi di dovere - prima l'Anas e poi il Ministero – per ottenere agevolazioni tariffarie per gli automobilisti che erano costretti a prendere l'autostrada in attesa della riapertura delle grandi arterie stradali. Generalmente, l'agevolazione concessa è stata del 70%, ad esempio a seguito dell'alluvione del 2011 quando tutte le strade della Val di Vara furono chiuse".
"Riguardo alla situazione della Ripa – incalza Paita - sappiamo che probabilmente verrà riaperta a gennaio a un unico senso di marcia, causando seri disagi a pendolari e cittadini, disagi che probabilmente si protrarranno per lungo tempo. La Giunta Toti in questo frangente non è esente da colpe, anzi: per la Ripa sono state stanziate risorse limitate e in forte ritardo e per questo non sarà possibile riaprire la strada fino a gennaio e a un unico senso di marcia anziché due. Per questa ragione, ho sollecitato l'assessore Giampedrone affinché, come avevo fatto io nella circostanza dell'alluvione 2011 in Val di Vara e Riviera quando la competenza era mia, si faccia portavoce dell'esigenza di accordare una riduzione del 70% del pedaggio autostradale sulla tratta fino a Brugnato".
"La Regione però non ha mosso un dito in tal senso – accusa Paita – probabilmente perché per questa Giunta conta di più il diktat delle Autostrade rispetto ai diritti dei cittadini. Tant'è che questa riduzione non è ancora stata concessa e gli automobilisti che prendono l'autostrada perché costretti, dato che non hanno altra strada a disposizione, pagano il pedaggio pieno. Sinceramente dopo aver letto questa uscita fuori tempo e fuori luogo del consigliere Ponzanelli mi chiedo se lui la voglia o no la riduzione del pedaggio".