"L'emergenza che la Regione Liguria rischia di dover affrontare sul fronte dei rifiuti e' il frutto perverso di dieci anni di totale immobilismo della precedente amministrazione su questo fronte" .
Così' il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, interviene sull'emergenza dello smaltimento rifiuti e sulla richiesta di collaborazione avanzata ad altre regioni. "Non solo la precedente giunta regionale non si è dotata, in ben due lustri, di un sistema di smaltimento efficace e moderno tale da essere autosufficiente; non solo non è stata in grado di produrre risultati accettabili sul fronte della differenziata; non solo si è affidata al solo sistema delle discariche, oggi chiuse per i gravi effetti che producono sull'ambiente, ma non è stata in grado neppure di lasciare in eredità un sistema minimamente efficace di gestione delle emergenze – ha detto Toti - Per questo, un banale ritardo relativo ad un' autorizzazione amministrativa del termovalorizzatore di Torino, attraverso il quale vengono smaltiti i rifiuti liguri, rischia di produrre una crisi del sistema. Per questo, ringraziando la Regione Piemonte e il suo Presidente Chiamparino per quanto fanno quotidianamente in nostro supporto, abbiamo chiesto ad altre regioni, in particolare all'Emilia Romagna e alla Lombardia, la disponibilità ad accogliere per il trattamento finale una certa quantità di rifiuti per un periodo di circa 70 giorni". "È evidente – ha concluso il presidente della Regione Liguria - che si tratta di una soluzione di assoluta emergenza, dovuta a una sottovalutazione del problema e all' assenza totale di progetto addebitabile esclusivamente alla miopia della amministrazione che ci ha preceduto e a cui stiamo cercando di porre rimedio, pur essendo in carica da poco più di un mese. È chiaro a tutti che un corretto ciclo dei rifiuti dovrebbe prevedere l'autosufficienza di ogni regione : lavoreremo in tal senso, per dotare la Liguria, nel più breve tempo possibile, di un sistema autonomo e moderno". (14 luglio)