"A distanza di tempo, - proseguono - vogliamo fare alcune considerazioni per offrire un contributo chiaro e onesto alla discussione che sta animando il Partito Democratico, perché crediamo che anche la componente giovanile possa essere di grande aiuto per tornare a reinterpretare esigenze importanti della società civile e del elettorato tutto.
Prima di tutto non si può negare che si tratti di una sconfitta evidente e bruciante, anche se nella nostra provincia il risultato è stato migliore rispetto ad altre zone, soprattutto con l'elezione del candidato consigliere sostenuto in modo particolare nel nostro territorio della Val di Magra.
Questo però non deve scatenare una "caccia alle streghe" all'interno del partito né con richieste di dimissioni ad hoc né con epurazioni dei singoli militanti, crediamo infatti che non si debba parlare di una "colpa" quanto piuttosto di una responsabilità, diffusa, a tutti i livelli, e al quale deve seguire appunto una profonda riflessione.
Il Partito Democratico deve tornare, attraverso una grande opera di ascolto dei territori e di chi li abita, a costruire una proposta politica convincente e attraente; propositiva e innovativa su determinate tematiche, di risposta ed esaustiva su altre come le emerge che oggi interessano il nostro Paese. A questo, deve accompagnarsi la costante promozione dei valori che caratterizzano da sempre il centro sinistra e che sono espressione di categorie tradizionalmente legate a questo, come gli operai o gli insegnanti ed ancora la piccola media impresa oppure settori come l'agricoltura, le attività produttive e altri ancora.
In quest'ottica non può e non deve mancare una discussione interna che sia in grado però di produrre una sintesi costruttiva e quindi una proposta concretamente realizzabile, che l'elettorato possa ricevere, capire e fare sua, senza scivolare in dinamiche correntizie o personalistiche che poco interessano, per non dire nulla, ai cittadini.
In questo riteniamo che i giovani possano avere un ruolo estremamente rilevante, di fronte anche all'incremento dell'astensionismo e della disaffezione politica, è solo costruendo un percorso che parallelamente guardi ai "delusi" ma anche alle nuove generazioni che si potrà tornare davvero alla fiducia nella dimensione pubblica, che da molto tempo era occupata dal Partito Democratico con tutti gli oneri e onori del caso e che per adesso, almeno per quanto riguarda il livello regionale, qui in Liguria, non ci appartiene più.
Ciò non vuol dire che sarà semplice o immediato, ma dalla nostra parte c'è tutta la volontà, l'impegno e la passione per farlo, o almeno, per provarci".
