Nel corso della commissione sono stati auditi gli Enti interessati alle verifiche igienico sanitarie ed alimentari, la Capitaneria di porto e l'Autorità portuale oltre che i mitilicoltori che hanno esposto la loro posizione e le loro preoccupazioni. Sono state evidenziate le numerose analisi effettuate che non hanno determinato la presenza di metalli pesanti o altri agenti patogeni che possano aver causato la morte dei mitili. Un lavoro impegnativo svolto con la disponibilità immediato di tutti gli Enti preposti che però non ha dato alcun esito certo sulle cause di tale moria.
Nell'intervento effettuato in Commissione, il commissario Maurizio Ferraioli (PD) ha evidenziato il fatto che i mitili sono degli ottimi bioindicatori e quanto sia interesse della città che rimangano all'interno della Diga foranea. "Ritengo importante - ha detto il consigliere Ferraioli - che siano appurate le cause di tale moria che non si è mai evidenziata in tanti anni di presenza delle mitilicolture nel nostro mare e quindi condivido l'idea di proseguire le analisi presso l'Istituto Superiore di Sanità e presso un Centro di Ricerca Universitario ma con tempi certi ed accettabili.Va fatta chiarezza subito se accertate responsabilità relative al dragaggio bisogna prendere provvedimenti affinchè ciò non si ripeta più, per la tutela di tantissime famiglie che lavorano in tale settore, per un prodotto che rappresenta anche l'immagine della nostra città e per l'ambiente dove viviamo che va salvaguardato a qualsiasi costo. Non so se è possibile tecnicamente ma sottoporre i mitili ad un test da stress nel quale vengono fatti attraversare dai fanghi del dragaggio misti ad acqua nelle percentuali di alta torbidità evidenziate dagli Enti, forse potrebbe escludere o determinare definitivamente la causa della moria".