Giampedrone poi descrive i passi avanti sul fronte dell'Isola ecologica della Ferrara. Siamo contenti del fatto che il Sindaco, dopo un'iniziale perplessità, abbia ritenuto di confermare la scelta della passata amministrazione che ha avuto il merito di reperire, grazie alla preziosa collaborazione con Provincia e Camera di Commercio, un importante finanziamento.
Per quanto riguarda il Piano delle Spiagge, vogliamo ricordare, perché spesso è volutamente omesso, che la scelta di dotarsi di tale piano è stata presa dalla precedente amministrazione, la quale ha conferito incarico all'Arch. Lucchesini e all'Ing. Chirico ed ha avviato tutto il complesso percorso burocratico coinvolgendo anche gli operatori balneari. Successivamente il Comune di Sarzana, ha conferito incarico agli stessi progettisti incaricati dal Comune di Ameglia e così si è proceduto a braccetto con il Comune di Sarzana, arrivando nel maggio del 2014 all'incontro in Regione per la presentazione ai vari enti ai fini della necessaria valutazione ambientale strategica.
Ci pare di poter dire che la nuova amministrazione sostanzialmente sia rimasta ferma al palo mentre Sarzana ha proseguito più spedita. Ciò premesso, oggi apprendiamo quali sono le intenzioni della nuova giunta amegliese: eliminare il percorso pedonale pubblico lungomare (e questo in verità lo sapevamo già), ridurre le spiagge libere e addirittura privatizzare gli isolotti. Su queste tre varianti apportate al precedente piano noi siamo decisamente contrari.
Noi crediamo nell'importanza di un siffatto precorso. Eliminarlo, secondo noi è una scelta miope, dettata dalla rincorsa del consenso di alcuni stabilimenti balneari a scapito dell'intera comunità che potrebbe invece godere di una passeggiata lungomare come tutte le località balneari.
La realizzazione di tale percorso potrebbe essere attuata attraverso un accordo con gli operatori balneari con un percorso a minor danno e siamo convinti che anche gli stessi operatori ricaverebbero indubbi benefici non solo nel contesto della stagione balneare ma anche e soprattutto al di fuori della stessa. Un'opera cioè che mirerebbe all'allungamento della stagione turistica di cui da sempre si parla.
Ovviamente il piano delle spiagge rappresenta, in primis, una grande opportunità per gli operatori che avrebbero possibilità di ampliare e ammodernare le loro strutture andando incontro alle loro richieste con premi in termini volumetrici di non poco conto.
Appare pertanto incomprensibile la volontà del Sindaco di cancellare la previsione del percorso pubblico. Ciò significa eliminare un intervento che può dare la possibilità ai cittadini amegliesi ed ai turisti di passeggiare su un lungomare (peraltro collegato con una lungofiume) che arriverebbe fino ai confini con Sarzana. Se poi andrà avanti il piano delle spiagge, già progettato dalla vecchia giunta, che consente agli stabilimenti balneari di riqualificare e potenziare le proprie attività e di creare nuovi parcheggi pubblici e pertinenziali per le attività, tale percorso potrebbe costituire un salto di qualità complessiva in termini turistici.
Quanto poi alla decisione di ridurre le spiagge libere e di privatizzare gli isolotti, la nostra contrarietà è dettata dal fatto che già oggi sono pochi gli spazi a disposizione dei cittadini e ridurli ulteriormente ci sembra un errore. Si può evidentemente ragionare sulla creazione di una spiaggia libera attrezzata per frazione (nei pressi del molo di Fiumaretta e in località La Sanità a Bocca di Magra), sempre che la normativa regionale lo consenta.
Accontentare tutti ovviamente non sarà possibile ma l'importante è fare gli interessi di un'intera comunità anche a scapito del consenso di pochi perché il piano delle spiagge è un piano particolareggiato di iniziativa pubblica che deve mirare ad un interesse pubblico e non ad un interesse di pochi".
