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Ameglia, PD contro Torri (Ameglia Virtuosa): "Ci risparmi i suoi pipponi. Come paladino dell'antipolitica non è credibile" In evidenza

Il Circolo PD di Ameglia risponde all'articolo inviato alla stampa dal consigliere Gianni Torri, capogruppo di Ameglia Virtuosa.

"Ci preme evidenziare che nell'articolo (qui) sono riportate alcune imprecisioni che vogliamo tentare di correggere", spiegano i democratici.

Innanzitutto, Torri ha fatto parte della maggioranza ed ha sempre ricoperto, così come il suo mentore, ruoli dirigenziali nel PDS e nei DS. Secondo punto: Torri non ha mai sollevato quando era in maggioranza questioni in merito alla società.

Terzo: il Sig. Sibaud, membro del cda per tre anni (e rappresentante amegliese di SEL, stesso partito in cui ha militato Torri prima di tentare vanamente l'entrata nel Movimento Cinque Stelle), non ha mai posto questioni sostanziali in merito a perdite di bilancio. Dimostrazione ne è il fatto che alla scadenza ha presentato domanda (perché il tanto vituperato Sindaco Galazzo per lo meno applicava le norme elementari che prevedevano un bando per la nomina dei membri del cda) per essere rinnovato. Ebbene, la domanda del Sig. Sibaud era stata esclusa perché nel bando era previsto che, a pena di esclusione, dovesse essere allegato un curriculum e invece la domanda presentata dal Sig. Sibaud era carente di curriculum. Per questo nella seduta della Commissione di Controllo e Garanzia (che all'epoca, a differenza di quanto succede oggi, era presieduta da un vero rappresentante dell'opposizione) l'allora consigliere di opposizione Giacomo Raul Giampedrone verbalizzò la sua richiesta di esclusione della domanda di Sibaud e l'allora Sindaco Galazzo non potè non prenderla in considerazione.

Quarto punto: Torri poi confonde la determinazione con l'arroganza. Il Sindaco Galazzo era molto determinato, non c'è dubbio. Arrogante forse era Torri che sin dalla sua nomina non ha mai perso occasione per criticare apertamente l'operato del Sindaco (e sempre su questioni che il Sindaco portava avanti nel rispetto del programma elettorale) e dei suoi colleghi di maggioranza, manifestando in moltissime circostanze un'imbarazzante repulsione nei confronti del Pd. Non è stato solo il Sindaco a cacciare Torri, semmai sono stati tutti gli altri consiglieri di maggioranza, compresa la Strenta che era completamente d'accordo con il Sindaco. Quanto alla Sig.ra Strenta, si ribadisce per l'ennesima volta che la stessa è uscita dal Pd all'indomani delle elezioni politiche del giugno 2013 in polemica con Bersani e con il Pd nazionale. Nella sua lettera di dimissioni la stessa Strenta, ringraziava il Sindaco per la fiducia concessale. Successivamente è fuoriuscita dal gruppo del Pd ed ha creato un gruppo consigliare con il Consigliere Emilio Longhi. Infine ha deciso di sostenere Giampedrone che, per ringraziarla, l'ha recentemente nominata nel comitato di redazione del giornalino comunale "Ameglia Informa".

Quinto: Torri poi chiede di sottrarre la gestione delle società ai partiti, ma finché ha potuto ha partecipato eccome alla gestione con una persona di sua fiducia.

Sesto: L'ultimo consueto attacco è poi sinceramente squallido. La crisi di Acam è stata affrontata e dolorosamente risolta, ma senza la perdita di nessun posto di lavoro, grazie in primis al coraggio e alla determinazione di Raffaella Paita. Torri tenta vergognosamente di far credere che la Paita avrebbe ridotto così l'Acam. Forse per le cause Torri dovrebbe guardare in casa sua. Raffaella Paita è diventata assessore comunale soltanto nel 2007, quando la perdita era già stata creata e anzi soltanto dal 2007 in poi, sotto la guida di Massimo Federici, il Comune della Spezia ha lavorato per risolvere la crisi di Acam. Oltretutto da Assessore Regionale, negli ultimi quattro anni, la Paita ha manifestato una particolare vicinanza al territorio amegliese (basti pensare al Ponte della Colombiera, ma non solo) ben al di là delle sue specifiche competenze.

"Torri risparmi i suoi pipponi per i suoi amici virtuosi - chiosa il Circolo PD - e cerchi di affrontare le questioni con serietà senza stravolgere i fatti in danno dei lettori e dei cittadini, vuole accreditarsi quale paladino dell'antipolitica, ma non è credibile in quei panni dato che lui stesso ha un lungo curriculum da politico ad Ameglia, dirigente di partito prima e consigliere comunale e assessore poi. Noi speriamo che almeno a partire dal 1° gennaio del 2015 Torri si renda conto che ad Ameglia non governa più il PD, ma una maggioranza di destra, maldestramente mascherata. Siamo tuttavia convinti purtroppo che Torri invece queste cose le sappia benissimo, ma abbia scelto di fatto già da tempo di fare da stampella alla destra, perché evidentemente gli conviene politicamente di più".

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