"Tanto tuonò ma non accadde nulla: questa è la prima cosa che mi viene in mente per dare un giudizio sui tanto attesi provvedimenti del Governo Renzi che secondo lo slogan avrebbe dovuto sbloccare l'Italia", attacca Luigi Morgillo (Forza Italia), vice presidente del consiglio Regionale Ligure.
Pubblicato il: 30-08-2014
"Nel provvedimento del CDM - prosegue - vengono ripresi alcuni obiettivi già realizzati dal governo Berlusconi come il decreto per semplificare le ristrutturazioni edilizie, ma tutti ricorderanno che sia il progetto Berlusconiano Padroni a Casa Nostra che il Piano Casa furono vanificati dalle Regioni di sinistra che ne rivendicarono le competenze e ne diedero attuazione con leggi regionali che di fatto ne annullarono gli effetti. Con la norma per fare ripartire i cantieri non si fa altro che riprogrammare risorse che erano già disponibili e per la maggior parte riguardano il Sud e per gli aeroporti i finanziamenti arrivano troppo tardi per essere utilizzati in funzione di EXPO 2015. Infine, per l'ennesima volta si mette in norma la possibilità di vendere caserme dismesse e la possibilità di utilizzare la cassa depositi e prestiti per emettere i project bond per finanziare progetti ed opere. Niente di nuovo ed originale o che faccia presagire che si stia veramente cambiando verso" Il vice presidente dell'assemblea Ligure si sofferma anche sulle ricadute che tali provvedimenti potranno avere sulla Liguria e ne deduce che l' impatto sarà di stagnazione. "Non si parla più di Pontremolese, sul terzo valico le promesse non sono state mantenute e sulla Gronda incombe l'incubo aumento delle tariffe autostradale nel momento in cui l'Italia per la prima volta dopo 50 anni va in deflazione con un netto calo dei prezzi al consumo – conclude Morgillo – e per l'aeroporto si parla di interventi che ormai saranno realizzati dopo la fase di Expo se non vogliamo farci trovare nella fase di arrivo dei visitatori con i cantieri aperti in aeroporto".
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