In particolare, la Frijia chiede di conoscere "il numero dei visitatori che ha avuto il Camec durante il mandato della nuova curatrice, il numero di visitatori della mostra fotografica, quali laboratori sono stati realizzati e con quale partecipazione, il bilancio economico delle attività svolte, ben chiaro, per le varie voci d' incasso, biglietteria ecc ed altrettanto per le voci di spesa, quali somme sono state messe a disposizione dall'amministrazione comunale e quale è stato il contributo pervenuto da privati ed imprese". Così ancora il consigliere forzista: "Come qualcuno ha detto, parlando di cultura questa "è "democratica" quando raggiunge il più grande numero di persone possibile, non quando mette d'accordo gli addetti ai lavori". Lo chiedo alla luce dell'avvio del nuovo ciclo dedicato alla scultura anche per capire se sia possibile, nel caso in cui i dati fossero mortificanti per il nostro centro di arte moderna, raddrizzare il tiro. Perchè avere musei e centri d'arte che sono un patrimonio collettivo, quali ad esempio il Camec, senza visitatori, con fondi disponibili che non bastano mai, con lavori che non si fanno, con una comunicazione impedita, finisce per svilire ulteriormente il patrimonio della città e la funzione dell'arte ed in particolare quella contemporanea".