"In questi giorni si è puntata l'attenzione sul rapporto tra cani e proprietari degli stessi con interventi ad adiuvandum di politici solerti a cercare di raccogliere il malumore dei cittadini per farne armi di conquista di consensi". Così Enrico Conti, consigliere comunale PD, che risponde al consigliere di Forza Italia Maria Grazia Frijia (link).
Pubblicato il: 23-06-2014
"La materia - prosegue Conti - nonostante le variegate posizioni che si sono avvicendate, è disciplinata dalla Ordinanza Ministeriale del 3 Marzo n. 2009. Per maggiore comprensione va chiarito da subito che le ordinanze e\o delibere sindacali e\o di giunta e\o consiliari devono adeguarsi al contenuto della predetta ordinanza Ministeriale e della più generale disciplina normativa così come si è adeguato il nostro comune con la promulgazione del regolamento su tale materia dove all'articolo 4 fa specifico riferimento a tale circolare. Dalla lettura degli interventi come pubblicati sui media sembra quasi che l'area sgambatura cani possa essere una sorta di oasi dove i proprietari dei cani possano far fare ai propri animali tutto ciò che voglio. Non è così. Le aree di sgambatura cani devono rispondere alle regole più generali. Infatti l'unica eccezione rispetto ad un animale portato a passeggiare per le pubbliche vie è il poter eliminare il guinzaglio che ,però, deve essere sempre nella disponibilità del padrone per la bisogna; così come la museruola che, all'uopo, dovrà essere messa all'animale. In caso di deiezioni in sede di area sgambatura i proprietari dei cani sono soggetti alla raccolta delle stesse. E' il rispetto delle regole che determina il grado di civiltà di una collettività. Ho letto della polemica di alcuni cittadini nei confronti degli indigenti di origine polacca che dimorano ai giardini pubblici con conseguente polemica con i tutori dell'ordine per la presenza dei cani "a piede libero" e di proprietà di questi ultimi. Suggerisco ai cittadini adirati con gli indigenti proprietari di cani di fare una colletta tra proprietari di cani non indigenti e regalare ai predetti indigenti un guinzaglio ed una museruola per ogni cane di loro proprietà dopo aver loro spiegato del perchè di tale dono. Forse un più diffuso senso della carità potrebbe suggerire soluzioni ai problemi spiccioli molto più efficaci che le insulse polemiche e non si alteri alcuno al pensiero che gli indigenti polacchi non pagano le tasse siamo ancora un paese civile nonostante tutto".
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