"Come Regione ci siamo attivati fin dall'inizio per stare a fianco di questi lavoratori, ma la situazione ad oggi non è ancora stata risolta. Serve una soluzione definitiva a livello nazionale, attraverso un provvedimento che dia copertura a tutti gli esodati senza alcun vincolo perché una situazione come questa è intollerabile".
Lo ha detto quest'oggi l'assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco nel corso della presentazione del neo nato comitato esodati Liguria che si prefigge di rappresentare tutti quei lavoratori liguri, fuoriusciti cioè dal circuito produttivo, ma ancora in attesa della pensione e una situazione di profondo disagio provata dalla riforma Fornero. Ammontano a circa 2000 le domande accolte dall'INPS in Liguria, attraverso i cinque provvedimenti emanati a livello nazionale , a partire dal 2011. Ma di fatto vi è ancora poca chiarezza sui numeri. In Liguria dovrebbero essere ancora 6.000 i lavoratori in attesa di un riconoscimento necessario per poter accedere alla pensione. "L'iniziativa che porta avanti il comitato è molto importante – dice l'assessore Vesco – in questo modo anche la Liguria si allinea a quanto sta avvenendo in altre regioni, individuando un luogo di aggregazione in cui dichiarare la propria difficoltà di chi non rientra ancora tra i salvaguardati individuati dal Governo e trovare tutti insieme una strada perché si arrivi alla copertura totale, affinché nessuno venga lasciato solo". Pur non avendo una competenza specifica l'assessore regionale al lavoro ribadisce di "voler essere uno stimolo forte nei confronti dell'INPS, affinché metta in pratica rapidamente le salvaguardie già deliberate e censisca attentamente i numeri di coloro che sono stati lasciati fuori e parallelamente nei confronti del Governo cui pretendere che risolva una vicenda tragica e paradossale, dando risposte a tutti in tempi rapidissimi". E a questo proposito l'assessore al lavoro della Regione Liguria si è impegnato a convocare al piu' presto un incontro con tutti i parlamentari liguri affinché facciano pressioni sul'esecutivo per trovare una soluzione che ridia dignità e serenità chi ha lavorato anche per 40 anni".