La difesa del territorio è a rischio e la partecipazione della cittadinanza per la salvaguardia dei beni pubblici viene criminalizzata. Con questo decreto non avremmo potuto manifestare contro il Masterplan della Palmaria, non avremmo potuto denunciare le malefatte -poi accertate dalla magistratura- che hanno portato al sequestro del cantiere di Carlo Alberto, della scuola di Porto Venere e all'avvio dell'inchiesta contro Cozzani, Toti & C. Con l'approvazione di questo Decreto, chi parteciperà a manifestazioni, anche pacifiche o a scioperi, sarà a rischio di pene detentive, mentre chi ne parlerà o diffonderà il dissenso verrà accusato di "terrorismo verbale".
Persino la resistenza passiva diventerà reato, mentre le forze dell'ordine avranno maggiori poteri, compresa la possibilità di portare armi personali. Questo Decreto è volto a soffocare ogni forma di dissenso, dalle proteste contro la guerra agli scioperi per la tutela del lavoro e del diritto all'istruzione. Il DDL 1660 non solo incoraggia la violenza e la repressione, ma legittima l'uso della forza contro studenti, studentesse, contro cittadine e cittadini che si oppongono alla distruzione del proprio territorio per progetti inutili e dannosi. Inasprisce le già pesanti condizioni delle persone migranti, bloccandone ogni possibilità di integrazione, e soprattutto promuove una crescente militarizzazione della società, aggravando ulteriormente quella già presente nelle scuole.
Questi non sono solo segnali preoccupanti, ma veri e propri atti che mirano a trasformare radicalmente la nostra società. Per contrastare questa grave minaccia e difendere i principi fondamentali della nostra Costituzione, il Movimento Palmaria SÌ Masterplan NO sarà presente al presidio del 27 settembre.
Lo staff del Movimento Palmaria SÌ Masterplan NO