Con il convegno di Genova del 9 settembre Alleanza Civica – Liguria ha affermato la necessità che l'alternativa al centrodestra conservatore e reazionario che sostiene il governo Meloni e in Liguria, dopo la disastrosa esperienza della giunta Toti, cerca di ripetersi oggi con la candidatura Bucci, debbe essere costruita attraverso una condivisione delle priorità politiche e non per semplice schieramento.
In quella sede Alleanza Civica Liguria, con la partecipazione e l'accordo di numerose forze politiche e singoli amministratori nonché del candidato presidente Orlando, ha affrontato il tema della situazione delle infrastrutture liguri e dell'immobilismo organizzativo strutturale e di gestione dei sistemi materiali e immateriali.
Abbiamo illustrato quali sono le nostre idee di fondo e fin dal primo momento abbiamo evidenziato il bisogno di creare in Liguria un vero e proprio patto civico riformista, un'area che si ritrovi anche dopo le elezioni regionali, che abbia nel DNA l'obiettivo di una crescita economica e sociale della nostra regione, facendo proposte atte a risolvere problemi, creando una crescita, uno sviluppo e un "benessere diffuso". L'invito è stato proposto a tutte le forze politiche che erano presenti a Genova e a tutte quelle che si possono riconoscere nel progetto senza veti e pregiudizi, se non quello di una coerenza programmatica. La semplice sommatoria di sigle che già in passato non hanno prodotto alcunché di positivo rischia ancora una volta di vanificare il lavoro partito dal territorio, coinvolgendo le persone in carne ed ossa e le idee condivise invece degli slogan stancamente ripetuti da anni e ormai nemmeno ascoltati. Lo stucchevole rincorrersi di interviste, comunicati, distinguo e veti reciproci sempre più incomprensibili ai più, può essere interrotto sedendosi tutti attorno a un tavolo per far vivere questa proposta che, come ripetiamo, non può che essere politico-programmatica nell'esclusivo interesse dei liguri e della Liguria.
ALLEANZA CIVICA LIGURIA
(Foto da Facebook AvantInsieme)