In vista delle elezioni regionali di ottobre, Gazzetta della Spezia incontrerà i segretari dei principali partiti che prenderanno parte alla competizione elettorale.
Ecco la nostra intervista a Davide Parodi, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia.
Prima di parlare delle prossime elezioni regionali, vorremmo ricordare Sauro Manucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, venuto a mancare nel 2023.
Sauro Manucci è stato anzitutto un grande amico con cui ho condiviso tanti anni di politica, tante battaglie e tanti momenti anche familiari. Il vuoto lasciato da Sauro è enorme, ancora oggi tutti noi lo ricordiamo con affetto. E’ stato un punto di riferimento con la sua pazienza, con la sua saggezza e con la sua grande umanità. La sua scomparsa ci ha colto di sorpresa. Alla festa dei patrioti ci sarà anche un momento dedicato a ricordare Sauro, perché è una figura che sia il partito che la città non devono dimenticare.
Ritiene che lo scandalo "Liguria Gate" possa influenzare l'esito delle elezioni nella regione?
Il “Liguria Gate” sicuramente avrà un impatto sulle elezioni regionali. Intanto ha portato concretamente a tali elezioni. Abbiamo visto come un'indagine condotta in maniera molto violenta dalla magistratura, con l'arresto del Presidente Toti, abbia convogliato un enorme impatto mediatico. Secondo molti giuristi, tale accadimento risulta ingiustificato rispetto a quello che era tutto l'impianto accusatorio. Non ricorrevano le condizioni classiche dell’arresto, come: un concreto pericolo di inquinamento di prove, di fuga o di reiterazione del reato. Nella richiesta di scarcerazione è stato detto che il Presidente doveva rimanere agli arresti domiciliari perché non si rendeva conto di essere colpevole. Ovviamente Toti non ce l’ha fatta a sopportare tutta questa pressione su di sé, ed è arrivato a dare le dimissioni, a mio avviso in maniera ingiusta. Le legislature non si interrompono e non si devono interrompere a causa degli effetti di una un'inchiesta giudiziaria, legittima, ma che non può diventare la condanna! Penso che gli elettori liguri, amareggiati da questo epilogo, daranno maggior sostegno al centrodestra, per proseguire nell'opera di buon governo della Regione Liguria.
Secondo Fratelli d'Italia, quali dovrebbero essere le caratteristiche ideali del candidato presidente del centrodestra per le prossime elezioni regionali?
Il nuovo Presidente deve essere una persona “specchiata”, cioè una persona capace, instancabile, dalla indiscutibile moralità e adatta a proseguire nell'opera di risanamento della regione. Bisognerebbe partire, in questo senso, da una persona molto simile a Giorgia Meloni. Abbiamo ereditato una regione sotto in tutti gli indici e, nel giro di 10 anni, abbiamo invertito questo trend, giungendo ai primi posti di tutti gli indicatori economici. Attualmente abbiamo anche un ottimo margine di sviluppo! Siamo inoltre in forte crescita nel campo del turismo e delle infrastrutture. Abbiamo trasformato una regione destinata al declino, in una regione più destinata a svilupparsi su tutti i fronti. Il candidato Presidente, oltre a portare avanti l’opera del buon governo, deve essere una persona che sappia raccogliere il consenso degli elettori, spiegando bene loro proprio questo percorso decennale che è stato fatto.
Nonostante alcune tensioni a livello nazionale, la coalizione di centrodestra si presenterà unita in Liguria?
I temi a livello internazionale non devono influire e non influiranno sulla scelta del candidato. Inoltre, sinceramente, non vedo neppure queste grandi tensioni anche a livello delle coalizioni locali. Parto da un presupposto storico: il centrodestra è sempre stato una coalizione compatta, fatta da persone leali e da forze politiche leali che giustamente, a volte, discutono. E’ naturale che a volte ci sono le differenze di idee, o che a volte il dibattito diventi acceso, ma non perdiamo mai di vista il principale valore che per tutti noi è imprescindibile, ovvero: l'unità. Questo è un valore fondamentale che contraddistingue il centrodestra dalla sua nascita fino a oggi. C’è bisogno di un impulso maggiore verso un rinnovamento che scavi le sue fondamenta nella continuità col passato. Parlo ad esempio della sanità ligure, spesso vilipesa, che possiede, invece, numerose eccellenze! Nonostante ci siano ancora punti da risolvere riguardo questa tematica, dobbiamo aver ben chiaro l’intento di valorizzare queste eccellenze già presenti, dando loro l’opportunità di operare in maniera sempre migliore. Penso, ad esempio, al nuovo direttore generale dell’ASL, Cavagnaro, che è stato in grado di gestire il problema della carenza di medici a Beverino, garantendo almeno un presidio sanitario minimo.
Uno dei problemi principali della Liguria è la natalità zero, quali sono le proposte del centrodestra per invertire il trend?
Tra i principali obiettivi del programma, capeggia quello di andare avanti nell'opera di buon governo, perché in questi quasi 10 anni, si è svolto un grande lavoro per rilanciare questa regione: dall'economia al turismo. Ovvio che ci siano punti carenti, ma ci adopereremo per migliorarli. Uno fra tutti è il problema delle nascite. Affinché si facciano figli, in primis, è cruciale poter permettere ai nostri giovani di restare. E ad oggi, infatti, i nostri giovani non sono più obbligati ad andare fuori per trovare lavoro. Oggi il lavoro in Liguria si trova, e anche qualificante. Uno dei problemi non solo regionali, ma anche nazionali, sono i bonus legati alla famiglia. Penso al tema degli asili nido aziendali. Bisogna creare le condizioni perché i giovani restino qui e non vadano da altre parti, e magari, perché no, invogliare altri giovani a venire qui! C’è bisogno di politiche di sostegno: trovandomi a Bruxelles, sono venuto a conoscenza che tutte le categorie hanno un ente bilaterale che mette a disposizione un “bonus-baby sitter”. I colleghi sindacalisti belgi potevano permettersi di pagare un euro le babysitter, mentre il resto veniva sovvenzionato dall’ente bilaterale. In Italia, sono proprio bonus di questa natura che potrebbero, a livello nazionale, far ripartire la natalità. Il nostro intento sarà aiutare le famiglie, e non massacrarle. Abbiamo messo in atto già bonus scolastici, per i computer, ecc. ma quello su cui si spingerà maggiormente sarà il bonus babysitter, proprio perché gli asili non possono ospitare tutti a causa del numero, e chi magari non ha la disponibilità dei nonni, deve poter essere sereno.
Alla Spezia poi c'è, ad esempio, il problema annoso dell’ospedale del Felettino. Problema che abbiamo ereditato, ma che vogliamo risolvere. La sinergia di Regione e Governo potrà finalmente risolvere questo problema e prevedo lo sblocco della situazione nei prossimi 5 anni. Ovviamente se confermiamo alla guida della regione il centrodestra. Talvolta ci sono stati anche degli sgambetti incrociati. Noi ragioniamo e lavoriamo sempre al di là del colore politico, per il bene del cittadino. Purtroppo però non tutti ragionano così. Una regione governata da Orlando fa pensare che non avrebbe tutto questo interesse magari proprio sul tema “Felettino”, o nel fare altre cose. Magari, addirittura, fermerebbe alcune opere, nascondendosi dietro al “è colpa del Governo”. Proprio sul tema salute, il Governo ha creato un pacchetto di misure per ridurre le liste d'attesa e portarle al massimo di un mese. Queste misure daranno effetti nel giro di un anno.
Abbiamo fatto dei passi avanti nel campo del lavoro e delle infrastrutture, e molti altri saranno i progressi. Proprio per questo, l’idea di ridare la regione in mano al centrosinistra, sarebbe come un salto indietro impensabile. E’ davvero impensabile concedere il governo a chi si è espresso a favore della patrimoniale, della tassa di successione. Riportando la sinistra in Liguria si rischia l'immobilismo.
Può darci qualche anticipazione sulla squadra di Fratelli d'Italia che si presenterà alle elezioni?
Il nostro obiettivo è quello di fare la lista più forte possibile mettendo da parte ogni personalismo. L'obiettivo è vincere le elezioni regionali, e all'interno di questa vittoria, affermare Fratelli d'Italia come prima partito, partito guida della coalizione e, inoltre, attraverso queste azioni, rafforzare ancora il ruolo di Giorgia Meloni. In questa direzione quindi le candidature devono essere le migliori possibili, le più forti possibili. Tra queste per esempio c’è la mia, quella di Carlo Rampi e quella di Paoletti. L'operazione che stiamo facendo è anche quella di cercare nuove adesioni, aprendoci a diversi ambienti della società, sempre avendo ben in mente la ricerca di persone, come dicevo, “specchiate” che possano portare un contributo alle liste di Fratelli d'Italia, anche in quanto rappresentati di categoria.
La Festa dei Patrioti, che si tiene a Beverino dal 6 all'8 settembre, segnerà l'inizio ufficiale della vostra campagna elettorale?
La festa dei patrioti di Beverino sarà sicuramente il lancio della campagna elettorale di Fratelli d'Italia a livello provinciale, ma credo anche regionale. Parteciperanno a questa festa numerosi big, tra cui Donzelli, La Russa, Santanchè. Tale evento potrebbe anche diventare la kermesse in cui si potrebbe presentare pubblicamente il candidato presidente della Regione.