Il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola hanno risposto alle domande della stampa dopo aver incontrato Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari nella sua dimora ad Ameglia.
“Lo abbiamo trovato tonico, ma la cosa non ci ha sorpreso - ha sottolineato Alessandro Piana. - Toti è lucido e determinato, ciò ci incoraggia a continuare la nostra azione politica rispettando sia programmi politici che cronoprorgammi prefissati dell’azione che ne consegue.
Siamo determinati a proseguire la nostra azione e confidiamo, sempre nel pieno rispetto delle parti, che si faccia chiarezza il prima possibile - ha aggiunto il Presidente ad interim. - Toti il primo a volerlo, per tornare alla guida della regione e continuare quell’azione politica che ha portato cambiamenti positivi sul nostro territorio, consentendo alla regione di godere di quella considerazione che probabilmente era in precedenza mancata”.
“Il presidente è ovviamente amareggiato ma l’abbiamo trovato lucido e combattivo, convinto del suo ottimo operato nell’interesse di liguri e Liguria - ha commentato Scajola.
Non si è parlato di dimissioni ma di azione politica nell’ottica di quanto è stato dato a noi dal mandato nel 2022 per la guida della Liguria. C’è voglia di lavorare e non si rinnega quanto fatto da punto di vista politico. C’è massimo rispetto verso le istituzioni che ci auguriamo possano svolgere il loro processo nel più breve tempo possibile per rivedere Giovanni alla guida della Liguria, dato che ne ha diritto e dovere.
Confronto che credo sia servito anche per fare il quadro della situazione politica, oltre che per il prosieguo di questa attività politica amministrativa che tutti insieme vogliamo portare avanti” - ha concluso l’Assessore.
“La sintesi è chiara, con il Presidente abbiamo valutato una linea politica che rivendica i risultati fatti e non arretra di un millimetro nell’attesa che, prima il riesame ed eventualmente la cassazione riportino il Presidente nel suo ruolo, ossia Governatore della regione - ha evidenziato fermamente Giampedrone. - Noi abbiamo diritto e dovere di portare avanti la nostra azione e siamo qui, a nome della giunta, per rivendicare azione della giunta e del consiglio.
Rivendichiamo con grande forza la possibilità e il diritto garantito dalla costituzione di poter tornare, una volta cessate le misure cautelari, al proprio posto” - ha concluso l’Assessore.