Nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale dove il Sindaco prometteva “una visione radicalmente diversa dal passato che ha visto Sarzana sommersa da una cementificazione selvaggia e incontrollata”.
Nonostante nelle linee strategiche per il nuovo Piano Urbanistico Comunale si preveda di imporre un “quadro strategico unitario di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche come volano di una nuova sostenibilità” e di “valorizzazione delle aree agricole”.
Nonostante l’Unione Europea ci ricordi, attraverso l’impegno per l’emanazione della legge per il ripristino della natura e degli habitat (Nature Restoration Law), l’urgenza di una drastica inversione di rotta in tema ambientale.
Nonostante l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ci metta in guardia sui rischi derivanti dal progressivo consumo di suolo e sulla necessità di intervenire per mantenere “le funzioni ecologiche che un suolo di buona qualità è in grado di assicurare: servizi di approvvigionamento, servizi di regolazione e mantenimento (clima, carbonio, erosione, fertilità, acqua, fenomeni idrologici estremi, biodiversità, etc.), servizi culturali.
Nonostante tutto questo la maggioranza che governa il Comune di Sarzana continua a navigare in direzione ostinatamente contraria alla salvaguardia ambientale, procedendo testardamente nel percorso di adozione di una variante al Piano Regolatore Generale (PRG) che cancellerà una delle poche aree agricole rimaste, considerata dallo stesso PRG “di notevole pregio ambientale” e quindi da conservare inalterata.
Tutto questo per far posto ad un centro sportivo privato con annessa zona residenziale che presenta anche una notevole serie di criticità puntuali: aumento del traffico veicolare in una viabilità già molto critica, notevole aumento del consumo di acqua dovuto alla costruzione di un campo da golf e di una piscina, aumento dell’impatto acustico. Una localizzazione decisamente sbagliata! Sembra inutile aspettarsi qualcosa di buono da una Giunta Comunale che predica bene e razzola male e che non è neppure in grado di capire la differenza tra un’area “degradata” ed una di notevole valore naturalistico ed ambientale, di grande importanza per tutta la comunità sarzanese.
Simona Simonetti, co-portavoce Europa Verde Liguria
Paolo Bongiovanni, Europa Verde Sarzana