fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

La parlamentare Sara Kelany alla Spezia per fare il punto sulla politica migratoria del Governo In evidenza

di Anna Mori - Durante il convegno organizzato da Fratelli d’Italia, la Kelany ha spiegato quanto fatto sia in termini diplomatici che di organizzazione strutturale della politica, che è strutturale e non emergenziale.

La parlamentare Sara Kelany, componente della I Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni, è intervenuta al convegno di Fratelli d’Italia dal titolo “Lotta agli sbarchi – Operazione Verità”, organizzato presso il Sunspace da Fratelli d’Italia La Spezia, in collaborazione con il Dipartimento Immigrazione nazionale.

Relatori dell’incontro l’on. Sara Kelany, Responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione FdI, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, l’On. Maria Grazia Frijia, l’On. Matteo Rosso, Stefano Balleari, Capogruppo FdI in Regione Liguria, Davide Parodi, Coordinatore provinciale di FdI.

Ha aperto i lavori l’On. Maria Grazia Frijia, spiegando che il convegno è stato organizzato per fare il punto sulla politica messa in campo dal Governo in materia di immigrazione, un approccio strutturale e non emergenziale. Il lavoro svolto dal Governo sia a livello internazionale sia europeo, oltre che l’intensa regolamentazione interna, sta garantendo da una parte il contenimento dell’emergenza e contestualmente un abbattimento delle partenze.

Il Sindaco Peracchini ha raccontato come l’Amministrazione gestisce gli sbarchi e quanto sia necessario un approccio strutturato. In considerazione di quanto avvenuto alla Spezia con le ONG, gli sbarchi sono comunque un momento molto impegnativo, per il carico umano e organizzativo che implicano. Dal primo sbarco l’Amministrazione sta cercando di coordinarsi sempre di più con il Governo nazionale e continuerà a farlo per migliorare il più possibile la gestione dei flussi regolari.

Ha preso poi la parola l’On. Sara Kelany, che ha fatto il punto, in dettaglio, sulla politica attuata dal Governo, spiegando quali sono state le ultime misure adottate e gli accordi internazionali messi in atto da Giorgia Meloni per affrontare la questione in maniera strutturata.

Il 2023 è stato un anno complicato dal punto di vista dei flussi migratori. Frontex ha registrato in Europa 380mila arrivi irregolari, il 17% in più rispetto all’anno precedente, di cui la maggior parte nel Mediterraneo centrale, il numero più alto dal 2016, innescato dai conflitti in Siria, Ucraina, Iraq e Afganistan.

I motivi sono soprattutto economici, a seguito del conflitto Ucraino, infatti, molti paesi importatori di grano sono stati privati di mezzi di sussistenza. Ma i flussi migratori sono stati determinati anche dalla grande instabilità politica presente in Africa.

Il Governo ha messo in campo una serie di provvedimenti, ha spiegato Kelany, per contrastare il traffico illegale di persone, facendo fronte ai flussi migratori in maniera strutturale. Innanzitutto è stata messa la questione migratoria al centro dell’agenda europea e il contributo dell’Italia è stato fondamentale per la firma del Memorandum Ue-Tunisia, disinnescando così una crisi economica e politica che avrebbe portato in Italia migliaia di migranti.

Anche l’intesa raggiunta dal Parlamento e Consiglio europeo a dicembre 2023, sul Patto per la Migrazione e l’Asilo, va nella direzione indicata dall’Italia, prevedendo asilo e protezione per chi ne ha diritto, oltre che difesa e controllo delle frontiere dai flussi migratori irregolari. Ne è esempio concreto l’accordo tra Roma e Tirana per la creazione di hotspot di accoglienza e centri per i rimpatri nel territorio albanese.

Il Governo, attraverso il Piano Mattei, ha sottolineato Kelany, punta a eliminare alla radice le cause che spingono milioni di persone a lasciare il proprio Paese per fame e guerre, cercando di difendere anche il diritto a non emigrare e poter vivere dignitosamente nella propria terra. Il Piano punta a mettere in campo una nuova politica di cooperazione con l’Africa per avviare una fase di stabilità e crescita del continente africano: a questo scopo si sono già svolti numerosi incontri al vertice in Italia e Africa.

L’On Kelany ha spiegato anche che nel gennaio 2023 è stato approvato il “Decreto ONG”, introducendo un codice di condotta e nuove misure per regolamentare le operazioni SAR (Search and Rescue), riconducendo l’attività delle navi ONG nell’ambito del diritto internazionale del mare: una volta comunicato il punto di approdo, l’equipaggio dovrà raggiungerlo direttamente senza fare deviazioni, sotto il coordinamento dell’Italia.

Tra gli eventi più tragici del 2023, ricordiamo il naufragio di Cutro, in cui 94 migranti hanno perso la vita, tra loro 35 bambini. Il Presidente del Consiglio ha convocato a Cutro, il giorno successivo al tragico evento, una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri, durante la quale è stato varato un provvedimento che ha previsto l’inasprimento delle pene per i trafficanti di esseri umani. Il decreto contiene anche la riforma sulla protezione speciale, per evitare che i permessi di soggiorno vengano rilasciati senza motivi oggettivi, adeguando la legislazione italiana agli standard europei.

Kelany ha spiegato che il Governo ha lavorato per ripristinare canali di ingresso legali per un’immigrazione regolare e sostenibile, seguendo il principio secondo cui si entra nel Paese solo legalmente. Il Governo ha emanato il decreto che programma i flussi di ingresso negali nel Paese nel triennio 2023-2025, prevedendo 452mila ingressi per motivi di lavoro.

Nel 2023 la Tunisia è stato uno dei principali Paesi di partenza dei migranti, sia per la situazione interna, che per l’instabilità presente in Libia. La Commissione europea ha stimato un aumento dei flussi migratori del 200% nel 2023 rispetto al 2022. E’ stato così sottoscritto un Memorandum dal Presidente Kais Saied e dalla Presidente della Commissione Ursula Van der Layen che prevede fra le altre cose un pacchetto di 105 milioni di euro per un lavoro congiunto per il contrasto all’immigrazione irregolare verso e dalla Tunisia. La cooperazione allo sviluppo italiana ha in previsione 700 milioni di euro per progetti con la Tunisia, molti già in corso. I dati della Commissione europea a ottobre 2023, fotografano un calo delle immigrazioni irregolari dell’80%, evidenziando che l’accordo sta dando i suoi frutti.

Il Governo ha raggiunto anche un accordo con il Presidente albanese Edil Rama in materia di gestione congiunta e integrata dei flussi migratori che permetterà all’Italia di realizzare in Albania due strutture a giurisdizione italiana, dove gestire l’accoglienza temporanea e l’ingresso degli immigrati soccorsi nel Mediterraneo per gestire in loco le domande di asilo e l’eventuale rimpatrio. I centri saranno operativi dalla primavera del 2024. A beneficiare di questo accordo anche tutti gli altri Stati europei.

Kelany ha concluso spiegando come già i primi risultati della politica attuata dal Governo siano arrivati. Nei mesi da novembre a gennaio, gli sbarchi irregolari sono diminuiti rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente con punte che hanno oscillato tra il 50 e l’80%.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.