"Se l'Italia è il Paese dei furbi, la Liguria è la Regione dei furbissimi vedendo come si è conclusa l'annosa vicenda degli accorpamenti scolastici". A dichiararlo è il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi.
"Le province della Spezia e di Imperia sono state le uniche due a presentare i loro piani di accorpamento secondo le indicazioni e i tempi richiesti dal Governo – spiega il consigliere regionale – Per avere adempiuto, anche con scivoloni ed errori, come nel caso spezzino, a una norma che sembrava uguale per tutti sono state penalizzate dalla Giunta regionale che, viceversa, ha premiato per non aver fatto il loro lavoro Genova e Savona".
"Ricordo che il piano di dimensionamento nazionale prevedeva per La Spezia 3 istituti da accorpare, e così è stato, per Imperia 4, e anche in questo caso la Provincia ha fatto il suo dovere – osserva Centi - A Savona erano previsti 3 accorpamenti e alla fine grazie alla deroga inserita nel Milleproroghe se ne faranno solo due, mentre a Genova dove sarebbero dovuti essere predisposti 6 accorpamenti, e la Città Metropolitana non aveva presentato alcun piano, grazie alla deroga se ne faranno solo 3, la metà esatta".
"Questa – conclude Roberto Centi - è l'ennesima prova di come, anche per la scuola, i territori della Spezia e di Imperia vengano costantemente penalizzati rispetto a Savona, che tuttavia subisce altre penalizzazioni come il rigassificatore a Vado e la questione ambientale in Val Bormida, e soprattutto Genova. A voler pensar male sembra che i presidenti di provincia e Città Metropolitana, quindi Savona e Genova, non abbiano predisposto i loro piani perché già informati delle deroghe in arrivo con il Milleproroghe. E visto che si tratta di amministratori tutti di centrodestra, mi sento di dire a Peracchini e Scajola: dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io".