Il Comune della Spezia ha disposto il divieto di circolazione ai veicoli Euro 4 a partire dal primo gennaio 2024, un provvedimento che riteniamo utile per migliorare la qualità dell'aria nella nostra città.
Tuttavia la modalità scelta per attuare questa ordinanza molto improvvisata e poco pianificata puzza di occasione persa.
La questione ricorda nel piccolo la transizione ecologica. Nessuno mette in discussione che sia da perseguire per avere un'economia e una società più sostenibili ma è altrettanto evidente che debba essere governata ed essere equa, inclusiva e rispettosa delle esigenze di tutti.
Chi paga? Chi ci rimette? Domande che l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto porsi prima di emettere l’ordinanza in questione.
Per guidare processi di transizione servono fantasia e attenzione per garantire che nessuno venga lasciato indietro.
Sono quasi 20.000 le auto coinvolte (da Euro 4 in giù), 20.000 proprietari, fra i quali molti che, per ragioni economiche, saranno impossibilitati a comprarsi una auto nuova e vedranno ridotto il loro diritto alla mobilità.
La fantasia e l’attenzione potevano manifestarsi garantendo alternative di trasporto, aumentando ad esempio i mezzi pubblici o dando la possibilità a chi è direttamente coinvolto di usufruirne con tariffe agevolate o addirittura abbonamenti gratuiti.
Che non vi sia troppa convinzione da parte dell’Amministrazione sugli obiettivi previsti lo si capisce anche dal fatto che due giorni prima di emettere l’ordinanza, in sede di bilancio, ha tolto alla voce trasporto pubblico locale ben 200 milioni di euro per il triennio 2024-2026.
Una contraddizione che stride con il tutto e alimenta sempre più la sensazione di occasione persa a cui facevamo riferimento all’inizio.
Con il nostro gruppo consiliare lavoreremo per proporre una mozione in grado di migliorare, laddove possibile, questa proposta monca e improvvisata
Partito Democratico
Unione comunale La Spezia