Saranno gli spezzini a pagare l'ennesimo atto di arroganza della destra e della giunta regionale, appare chiaro che nel piano socio-sanitario approvato in 25 ore di consiglio regionale, non ci sia nulla e anzi totale disinteresse per quelli che sono i problemi della sanità nella provincia della Spezia, questioni di assoluta importanza, carenze con le quali quotidianamente si confrontano, i cittadini che devono accedere ai servizi di cura, gli operatori tutti del SSN.
In questo piano non si trovano misure per quanto riguarda nuove assunzioni di personale, ad oggi siamo la provincia con il 30 % in meno di personale sanitario rispetto alla media nel resto della Liguria e questo sta di fatto già intaccando la qualità del servizio con gli operatori costretti a turni massacranti per mancanze in tutti i rami del comparto; non ci sono misure e provvedimenti per aumentare i posti letto disponibili che per legge dovrebbero essere 3,7 ogni mille abitanti e anche qui sul territorio siamo ben sotto la media indicata.
C'è poi tutta la partita della sanità territoriale che dovrebbe anche "filtrare" gli accessi ai pronto soccorso oltre a garantire un essenziale servizio di prossimità, nulla nemmeno su questo, siamo di fronte alla concreta possibilità che delle "case di comunità" siano pronte le mura, ma manchi il personale necessario per farle funzionare.
Per non parlare del Sant'Andrea e del San Bartolomeo per la Val di Magra, nessun piano straordinario di investimenti sul nosocomio di Spezia che permetta di intravedere un miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale sanitario e migliori servizi per l'utenza di qui ai prossimi anni, almeno fino alla realizzazione del nuovo Ospedale, rispetto al quale continua a preoccuparci il meccanismo di finanziamento dell'opera e il debito mostruoso sulle spalle di asl5; sul San Bartolomeo si conferma il declassamento che avevamo già denunciato in più occasioni e che oggi diventa realtà.
Siamo la provincia fanalino di coda della regione, siamo la provincia con il più importante numero di fughe verso altre regioni e questo comporta un ingente aumento di costi, siamo sbalorditi dal silenzio assordante che si registra da parte di palazzo civico a Spezia e palazzo Roderio a Sarzana le massime autorità anche in campo sanitario del territorio evidentemente non hanno nulla da dire a difesa dei cittadini della provincia, e preferiscono accettare che il disegno di smantellamento della sanità pubblica voluto dal Presidente Toti vada avanti senza intoppi.
Un piano dannoso anche per l'entroterra e le aree interne, tema per noi di primaria importanza e per questo mercoledì 29 novembre alle 17:30 saremo a Sesta Godano presso la sala consigliare del comune per l' iniziativa "Salviamo la sanità pubblica, criticità e proposte per la Val di Vara" ne discuteremo con i consiglieri comunali del PD di Sesta Godano, Deborah Trebbi e Antonio Tosi, Marco Santini resp Sanità PD La Spezia, Iacopo Montefiori segr provinciale PD La Spezia e Davide Natale consigliere regionale e segretario regionale PD Liguria.
Iacopo Montefiori
Segretario provinciale PD