Più di 800 lavoratori dei settori trasporti, scuola e conoscenza, sanità, funzione pubblica, pulizie e multiservizi, hanno partecipato questa mattina alla manifestazione-presidio di fronte alla Prefettura, in occasione dello sciopero “Adesso basta!” indetto da CGIL e UIL, contro la manovra economica del Governo. In seguito, i manifestanti in corteo hanno raggiunto Piazza Chiodo, per poi ritornare sotto alla Prefettura. In testa i Riders spezzini.
CGIL e UIL hanno indetto la mobilitazione per supportare un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che, sostengono, non solo è possibile, ma necessaria e urgente.
“Oggi una giornata di sciopero per le categorie della funzione pubblica, scuola, trasporti e multiservizi coinvolte nella legge 146 – ha dichiarato Luca Comiti, Segretario Generale CGIL La Spezia - Una giornata che sancisce l’inconsistenza della manovra economica, che colpisce i salari e le pensioni, peggiora la Legge Fornero e non dà risposta alle persone che noi rappresentiamo. In più, c’è il tema della precettazione che è stato fatto dal Ministro Salvini che mette in discussione il diritto costituzionale. Noi oggi siamo qui per ribadire la necessità di mettere risorse sui lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate, ma soprattutto trovare quelle risorse degli extra-profitti, laddove ci sono, perché non si possono sempre recuperare da coloro che pagano costantemente le tasse. Altro tema è quello della precarietà per i giovani e per tutti”.
“Sicuramente c’è una grande risposta da parte del mondo del lavoro – ha sottolineato Marco Furletti, Segretario Generale UIL Trasporti - quindi sono presenti tanti lavoratori dei settori che oggi sono in sciopero. Questa è una risposta efficace rispetto a quelle che sono le criticità della manovra finanziaria, a partire dai temi del lavoro, del fisco, della previdenza, della sanità, delle politiche sul pubblico impiego e delle politiche sociali. Anche oggi leggiamo sul “Sole24 Ore” – ha aggiunto Furletti -che ci sono 500.000 famiglie che, a seguito dell’aumento del costo del denaro, vedranno le rate del mutuo aumentare, destinando al pagamento più della metà del proprio reddito mensile. Sta aumentando la soglia di povertà, quindi noi dobbiamo andare avanti nella nostra azione, che non si esaurirà con le iniziative messe in campo in occasione di questa Legge di Bilancio, ma che deve anche traguardare il cambiamento di questo modello di Paese che il Governo ha in mente. Quindi, una maggiore attenzione ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, a chi è senza lavoro e ai giovani”.
Solidarietà espressa anche dal Segretario Provinciale PD La Spezia Jacopo Montefiori: “Questa mattina siamo sotto alla Provincia e poi in corteo, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che protestano contro i tagli di una manovra che abbiamo definito iniqua, precaria e che continuiamo a dire che non contiene nessuna misura di sostegno a chi già paga un prezzo più alto rispetto alle bollette energetiche, al caro vita dovuto all’inflazione, alla situazione internazionale che sicuramente complica ulteriormente le condizioni di vita. In particolare – ha proseguito Montefiori - questa mattina siamo qui anche per dire che vanno sbloccati i rinnovi dei contratti della funzione pubblica. Si è parlato tante volte durante la pandemia definendo ‘eroe’ il personale sanitario, oggi viene colpito da un’ennesima tagliola, sia per quanto riguarda gli aumenti ai contratti di lavoro, sia sul fronte pensionistico. E’ inaccettabile e siamo qui al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per sostenerli nel migliore dei modi”.
“Una giornata molto importante dove i lavoratori scendono in piazza e noi, chiaramente, al loro fianco – ha detto Davide D’Ambrosio, Segretario Territoriale UIL Scuola RUA La Spezia - contro una manovra finanziaria sbagliata. Per quanto riguarda la scuola, in particolare, abbiamo difficoltà sul personale, con retribuzioni troppo basse, e questa legge non dà nulla per gli emolumenti. Il personale e i lavoratori devono recuperare il potere d’acquisto che è stato eroso in questo periodo. Non ci sono investimenti sulla scuola, e il taglio e ridimensionamento lo stiamo vivendo in maniera drammatica anche nella nostra provincia, con le recentissimi accorpamenti. Diciamo no all’autonomia differenziata con forza – ha concluso D’Ambrosio - perché la scuola è la spina dorsale della società e deve essere una e unica sul territorio, quella prevista dalla Costituzione”.
“Stiamo avendo parecchi riscontri dalle scuole – ha sottolineato Laura Scotti Segretario Generale SLC CGIL La Spezia - molti plessi sono chiusi. Siamo contenti perché vuol dire che i lavoratori hanno recepito, meno contenti perché questo ci dà la misura della gravità della situazione, soprattutto per le scuole a livello contrattuale, degli emolumenti, dell’autonomia differenziata che ci minaccia. Speriamo che la risposta dei lavoratori smuova il Governo”.
“Oggi siamo in piazza per rivendicare dignità per il lavoro pubblico – ha evidenziato Marzia Ilari, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL La Spezia - contro una legge di bilancio che contiene degli elementi discriminatori nei confronti dei lavoratori pubblici, per quanto riguarda la revisione delle pensioni, ma anche per la cifra insufficiente stanziata per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Chiediamo dignità, chiediamo il diritto alla salute pubblica, perché abbiamo bisogno di risorse per assumere e rinnovare i contratti di lavoro. Senza questi due elementi non ci sarà diritto alla salute per nessun cittadino”.
“La manifestazione di oggi è una protesta – ha dichiarato Salvatore Balestrino Segretario Generale UILTEC Liguria - perché abbiamo fatto proposte a livello sindacale che vengono continuamente vanificate dal Governo. Oggi non è una proposta contro, ma un’azione politica sindacale a favore dei lavoratori. Quindi noi siamo con orgoglio tutti quanti in piazza”.
“E’ importante stare qui e fare presidio – ha spiegato Pietro Bruno RSU UIL FPL La Spezia - perché più penalizzati di ora con questa manovra non si può, abbiamo raggiunto un punto bassissimo, e quindi siamo qui per manifestare e dire il nostro no a questa manovra che è molto iniqua e penalizzante per le fasce medio e basse del pubblico impiego e dei pensionati. La riforma che c’era stata presentata da questo Governo che doveva essere cancellata o migliorata, invece è stata cancellata. Un rinnovo dei contratti scaduti. che invece non vedrà concretamente, almeno per il primo trimestre del 2024, un centesimo in più”.
“La situazione della sanità pubblica non è felice – ha esordito Massimo Battaglia Segretario Generale UIL FPL La Spezia - Oggi ci ritroviamo a scendere in piazza per rivendicare quello che dovrebbe essere l’ovvietà, ovvero una Sanità Pubblica per tutti. Vogliamo portare avanti un’idea di Sanità sempre migliore, questo oggi non può accadere perché abbiamo tanti lavoratori del Sistema Sanitario che non riescono più ad andare avanti. Noi crediamo ad un rilancio della Sanità Pubblica che ormai è stata completamente smantellata e non si può ripartire che attraverso i lavoratori che devono essere valutati attraverso i rinnovi contrattuali e un reintegro di personale. Soprattutto – ha aggiunto Battaglia - va pensato che fino a due o tre anni fa la gente faceva le serenate sui tetti per il personale medico, oggi ci troviamo invece ad essere denigrati da questo Governo e facciamo fatica a portare avanti il nostro lavoro con dignità e serenità”.
“Noi Riders siamo una realtà abbastanza recente alla Spezia – ha spiegato Pierpaolo Ritrovati, RSU FILT CGIL LA SPEZIA - che si è sviluppata negli ultimi tre anni a seguito della pandemia. Qui alla Spezia abbiamo fatto un grande lavoro come FILT CGIL di sindacalizzazione dei Riders, anche grazie al NIDIL che è la parte che segue i Riders di Deliveroo che hanno partita iva. Noi di Just Eat abbiamo conquistato un contratto grazie alle lotte dei lavoratori e del Sindacato. Ovviamente - ha concluso Ritrovati - non ci fermiamo perché chiediamo l’estensione del contrato erga omnes anche agli altri lavoratori che fanno lo stesso nostro mestiere, i Rider delle pizzerie, dei ristoranti, le partite iva. Basta dumping salariale, basta sfruttamento. Siamo oggi in piazza accanto ai nostri colleghi che non hanno un contratto”.