"La Giunta Toti ha lanciato l'iniziativa Ma se ghe penso per il rilancio dell'entroterra, ma più che comparsate e fotografie su un trenino, alla luce di quanto è emerso in commissione alla presenza dell'assessore Piana, servirebbero: assunzione di personale; sostegno ai piccoli comuni per la progettazione; semplificazione amministrativa e un nuovo modo di gestire la presentazione delle richieste di finanziamento", dichiara il consigliere regionale Davide Natale dopo la Commissione regionale Attività produttive.
"La Liguria - spiega - a metà anno è in ultima posizione per la capacità di spesa dei fondi del Programma di sviluppo rurale, con una distanza di circa 20 punti percentuali dal Veneto e dall'Emilia Romagna e dietro Marche, Abruzzo, Basilicata e Puglia. I dati di Agea (Agenzia per le erogazioni per l'agricoltura) nel report di maggio 2023 sono impietosi: dimostrano il chiaro fallimento della Giunta Toti nella gestione delle risorse. la Liguria ha speso solo 1 euro su 2 dei fondi europei per l'agricoltura".
"Quello che è emerso dall'audizione delle associazioni – prosegue Natale - è una lentezza delle istruttorie, dovuta principalmente a un sottodimensionamento del personale del settore, che è passato dai 98 dipendenti del 2018 a 46 del 2023. Una lentezza che comporta il dilatamento delle tempistiche nell'assegnazione dei finanziamenti e nella loro liquidazione, che può durare, sempre come spiegato dalle associazioni di categoria, anche anni, rendendo problematica per le aziende la possibilità di realizzare l'investimento previsto, tenendo conto dell'aumento dei prezzi in un arco temporale così lungo. Cosa aspetta la Regione ad assumere personale?"
"Facciamo nostra la richiesta delle associazioni di un adeguamento dei prezzi, come è stato fatto per le opere edili; assunzione di nuovo personale e verifica delle modalità con le quali si accede ai finanziamenti delle varie misure, valutando quella più consona. Non è più possibile assistere passivamente a quanto sta avvenendo".
"L'agricoltura - conclude Natale - per noi rappresenta una delle attività più importanti per il nostro territorio. In sé unisce vari aspetti, non solo quello agricolo ed economico, ma anche tutela del paesaggio, lotta al dissesto idrogeologico, evita lo spopolamento dell'entroterra e rappresenta un volano per il turismo. Capiamo che questa Giunta non ha la stessa sensibilità, basta vedere quanto impatterà il rigassificatore sulle zone agricole del ponente, oppure quanto hanno impiegato per normare i vigneti storici ed eroici. Noi continueremo a impegnarci perché l'agricoltura sia una priorità dell'azione amministrativa. Sicuramente quando governeremo lo sarà".