Regolamentazione dei vigneti eroici e storici, istituzione di una banca dati delle autorizzazioni di impianto su terreni a rischio di abbandono, promozione della candidatura dei vigneti delle Cinque Terre nella lista rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Unesco e avvio di un percorso condiviso per la redazione della proposta di legge per fare diventare un patrimonio pubblico i muri a secco delle Cinque Terre. Sono le proposte presentate dal consigliere regionale Davide Natale del Partito Democratico che sono state discusse e approvate durante i lavori dell’ultimo consiglio regionale. Un vero e proprio pacchetto agricoltura.
“Il lavoro da fare resta molto, ma grazie alla disponibilità delle associazioni e delle istituzioni sono convinto si potranno avere ottimi risultati", commenta Natale.
“Il collegato al bilancio della Regione Liguria, dopo un ordine del giorno e una interrogazione, accoglie finalmente la proposta di istituire i vigneti eroici o storici – entra nello specifico Natale - Ora si attende l’approvazione della delibera di giunta con la quale verranno definite le modalità operative. È un grande risultato, che interessa tutta la nostra provincia e può concretamente rappresentare un sostegno, meritato, per la nostra agricoltura. Come più volte abbiamo avuto modo di ribadire questo riconoscimento permette di fissare punteggi diversi e più favorevoli nei bandi dedicati ai finanziamenti per l’agricoltura, sia nazionali che europei. Inoltre permette anche un’organizzazione del lavoro più consona alle caratteristiche di questo tipo di attività. Gli effetti di questo provvedimento saranno visibili già dai prossimi bandi”.
È passato all’unanimità l’ordine del giorno con il quale la Regione Liguria, attraverso i propri enti strumentali e con il coinvolgimento delle associazioni che rappresentano gli agricoltori, si impegna ad attuare forme di segretariato per mettere in contatto la domanda di nuovi terreni autorizzati e chi non riesce più a mantenere in attività i terreni già autorizzati ai fini della doc e della docg. “Assistiamo, non di rado, all’abbandono di terreni che sono regolarmente denunciati – sottolinea Natale - Questo è un danno doppio: da un lato vi è una porzione di territorio non più mantenuto, da un altro si perdono autorizzazioni alla coltivazione della vite. Sarà compito della giunta riuscire successivamente a valutare in che modo tali terreni possano essere riassegnati ai soggetti che ogni anno fanno richiesta di autorizzazione di nuovi impianti. Una misura questa che interessa tutto il territorio regionale e che assume sul nostro territorio provinciale una valenza straordinaria”.
Il Consiglio Regionale inoltre ha approvato la proposta, che vede ancora Natale primo firmatario, con la quale si impegna la giunta ad adoperarsi per sollecitare la chiusura dell’iter per inserire i “Vigneti terrazzati delle Cinque Terre e altre colture” nel registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze territoriali. L’iscrizione, oltre a rappresentare lo strumento per promuovere iniziative volte alla salvaguardia e alla gestione del paesaggio, permette la possibilità di avanzare la candidatura per l’inserimento nella lista rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’Unesco. “Questa opportunità apre la via alla partecipazione ad importanti bandi nazionali ed europei – illustra Natale - Nel luglio scorso, per esempio, il ministero dell’Agricoltura ha emanato un bando per la concessione di contributi per la valorizzazione delle tradizioni e delle pratiche agro-alimentari, a cui le Cinque Terre non hanno potuto partecipare per la mancata iscrizione presso il registro”.
“Ho accolto inoltre la richiesta della giunta, che ha dichiarato di condividere lo spirito della mia proposta, di portare l’emendamento, che ho presentato collegato al bilancio e che si pone l’obiettivo di definire i muri a secco delle Cinque Terre un patrimonio collettivo, – conclude Natale - in commissione Ambiente e Territorio al fine di permettere un maggiore approfondimento della proposta stessa. In altre parole parliamo di beni pubblici, ovviamente mantenendo intatto il limite della proprietà privata. Dal mese di gennaio si programmeranno i lavori della commissione per giungere al più presto all’approvazione della norma di legge”.