L'appello fatto da Anaste durante il convegno della scorsa settimana è stato chiaro: le RSA, ma possiamo dire tutto il comparto dell'assistenza agli anziani nelle sue varie forme, ha una esigenza di personale infermieristico ed OSS che possa sostituire quello che è stato assorbito dal SSN durante e nel post pandemia. La soluzione a questo problema non si può più rimandare e per questo porteremo delle proposte che possono affrontare e risolvere il problema nelle sedi istituzionali opportune.
Le proposte derivano dall'ascolto delle categorie coinvolte e dalla conoscenza che il dipartimento sanità ha della materia per esperienza diretta dei suoi componenti e sono:
- aumentare il numero di posti per infermieri che ogni anno entrano nella scuola universitaria di infermieristica;
- derogare dal vincolo della esclusività consentendo agli infermieri assunti in ospedale di poter lavorare al di fuori dell'orario di lavoro in altre strutture sanitarie come le RSA;
- favorire il tirocinio degli studenti della scuola di infermieristica nell'ambito delle RSA.
A queste proposte, che porteremo nei tavoli istituzionali opportuni e nelle commissioni sanità di Regione e Parlamento, aggiungiamo che ci faremo parte diligente nei confronti di regione Liguria affinché stanzi finanziamenti adeguati per la formazione di OSS e non soltanto per la formazione complementare in assistenza sanitaria dedicata a chi è già OSS perché comprendiamo che il problema sia esiziale per la cura e la tutela degli anziani che sono ospiti degli istituti e delle famiglie che chiedono maggiori sicurezze per i loro cari. Va ricordato che durante la crisi sanitaria dovuta al Covid gli ospiti ed il personale delle RSA sono stati particolarmente colpiti con restrizioni ancora più severe dovute all'abbattimento di ogni tipo di rischio. Un esempio per tutti è il fatto che gli ospiti delle strutture non abbiano potuto avere contatti con i familiari e con i propri cari per tantissimo tempo.
Massimo Nicolò
responsabile ragionale sanità FdI, già vicesindaco e assessore alla salute del Comune di Genova