Spezia Bene Comune ritiene di inaudita gravità quanto sta emergendo in questi giorni dai dati delle centraline di rilevazione ARPAL sulle zone cittadine di Viale San Bartolomeo e San Cipriano, dove in coincidenza con il concomitante stazionamento di due o più navi da crociera nel porto i valori di biossido di azoto (NO2) sono per l'ennesima volta schizzati ben al di sopra della soglia dei 40 microgrammi a metro cubo prevista dalla legge italiana quale media massima annuale (soglia, peraltro, più che doppia rispetto a quella più recentemente recepita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).
Spezia Bene Comune ritiene assolutamente inaccettabile che una fonte inquinante di tale impatto sulla salute dei cittadini ed in particolare dei bambini, non sia ancora stata oggetto di alcuna attenzione da parte della Autorità preposte ed in primis da parte dell'Autorità Portuale e del Sindaco della Spezia nella sua qualità di massima autorità sanitaria del territorio.
Considerando che l'auspicata elettrificazione delle banchine portuali, per stessa recente ammissione del Presidente dell'Autorità Portuale, non potrà essere concretizzata prima dei prossimi quattro anni, è necessario che il sindaco intervenga immediatamente con specifica ordinanza volta ad imporre misure di mitigazione dell'inquinamento in banchina.
Non si tratta di fare una guerra ideologica ad uno specifico comparto turistico ma più banalmente di garantire, attraverso talune misure di puro buon senso che non impedirebbero certamente la prosecuzione dell'attività crocisteristica sul territorio, la convivenza armonica fra lo sviluppo e la salute dei cittadini, evitando, fra l'altro, il concreto rischio che la nostra città sia oggetto di una procedura sanzionatoria di infrazione da parte della Commissione Europea.
Spezia Bene Comune