Il Sindaco Pierluigi Peracchini risponde al Ministro Orlando intervenuto all'inaugurazione del point elettorale della candidata sindaca di centro sinistra Piera Sommovigo: "Quando sento dire da un esponente di spicco del centrosinistra che il "parco delle Mura è bello ma non dà futuro" penso che la sua visione di Città sia miope e parziale.
Quello di "La Spezia Forte" è uno dei progetti strategici avviati da questa Amministrazione che con orgoglio ha ritenuto di costruire, a partire dalla valorizzazione della storia spezzina, un volano storico e turistico che comprende il Parco delle Mura, la riqualificazione del Parco della Rimembranza, dell'ex batteria Valdilocchi, del rifugio antiaereo, dell'ex convento delle Clarisse, dei Forti e la costituzione del Museo della Guerra Fredda.
Un progetto che darà futuro concreto nel turismo, darà futuro nel commercio, darà futuro nell'imprenditoria.
Al contrario della sinistra che ha costantemente umiliato la storia locale ritenendola evidentemente di serie B a causa della solita presunta supremazia intellettuale, noi crediamo che valorizzare la cultura spezzina, di cui andiamo orgogliosi, come il Parco delle Mura, sia e dia futuro.
Solo per fare un esempio, l'ex convento delle Clarisse era, fino a non tanti anni fa, un luogo dove adibire delle strutture per la nettezza urbana: stiamo parlando di una zona in cui ancora oggi si possono vedere i resti bombardati del convento di fine Cinquecento. Adesso, grazie alla nostra diversa sensibilità, ci sono i lavori in corso con un team di ingegneri e archeologi per una riqualificazione senza precedenti al fine di restituire un'area verde storica a tutti gli spezzini e turisti.
Con lo stesso spirito, costruttivo, non quello litigioso della sinistra come per stessa ammissione di Orlando e che si è rivelato a tutti gli effetti inconcludente sia sulla nautica sia su Enel fino al 2017, abbiamo fatto un progetto preciso per la blue economy, il Miglio Blu, portando qui alla Spezia milioni di euro di investimenti nella formazione per creare occupazione e nelle infrastrutture, andando a costruire un distretto nautico di eccellenza internazionale. Lo faremo anche per Enel, perché La Spezia deve diventare la capitale mondiale dell'energia rinnovabile, mettendo a sistema i centri di ricerca e le aziende del territorio e non solo.
Spiace anche dover ribadire l'ovvio, ovvero che per temi nazionali, come la vertenza di Oto Melara, dipendiamo direttamente dalle scelte di un Governo che ha cercato di svenderla ai tedeschi o ai francesi: immagino che debba essere imbarazzante trovarsi a Roma e appoggiare scelte contro i propri stessi concittadini, ma purtroppo tante volte è stata questa la realtà per la nostra Città, sia per Enel, sia per Oto Melara, sia per il concorso delle OSS bocciato direttamente a Roma senza appello.
Concludo che La Spezia dopo tanti anni in cui era una succursale del Partito Democratico, ora ha una sua dignità cittadina, culturale, storica, imprenditoriale. Da cinque anni, La Spezia non dipende più da logiche di partito ma guarda finalmente a testa alta al futuro."