Prosegue l'azione politico-culturale dell'associazione "Lunezia" per rilanciare la prospettiva di una integrazione economica, culturale ed istituzionale tra le province dell'area emiliano-lunense.
Nei giorni scorsi, al riguardo, una delegazione di "Lunezia" si è incontrata alla Spezia con l'on. Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti della Camera. Erano presenti il presidente Rodolfo Marchini, il vice presidente Paolo Borzoni, il responsabile enti locali Egidio Banti, la responsabile del gruppo spezzino Stefania Giovando e l'imprenditore Angelo Molinari.
I rappresentanti di "Lunezia" hanno illustrato all'on. Paita un documento del consiglio direttivo dell'associazione nel quale si manifestano preoccupazioni sia per il cammino effettivo del completamento ferroviario "Pontremolese" sia per lo sviluppo dell'asse Tirreno - Brennero a fronte di scelte delle rispettive regioni che, affermano, "sembrano privilegiare i porti di Genova, di Livorno e di Ravenna".
"Lunezia" ha chiesto in particolare alla presidente Paita di intervenire sul governo per l'accoglimento della proposta di istituire, tra Emilia Romagna, Liguria e Toscana, una ZLS (Zona logistica semplificata) interregionale comprendente il sistema portuale La Spezia - Marina di Carrara e le aree retrostanti, comprese quelle padane.
"La ZLS - sostiene l'Associazione - rappresenterebbe infatti, anche grazie alle agevolazioni fiscali e burocratiche che le sono connesse, un veicolo importante per venire incontro, nella prospettiva del PNRR, alle esigenze delle categorie economiche di numerose province padane e tirreniche".
L'on. Paita, dopo aver preso nota delle proposte di "Lunezia", ha rinnovato il suo impegno per il completamento della "Pontremolese", confermando come le Ferrovie stiano completando la stima dei costi per la nuova galleria di valico, essenziale per la Tirreno - Brennero. Concordando inoltre sulle analisi che le sono state presentate, si è impegnata ad intervenire sul ministero competente, affidato oggi al ministro Carfagna, affinché sia consentita in sede la possibilità di una seconda ZLS, di carattere interregionale, anche facendo leva sul precedente deciso dal "decreto Morandi" che, dopo l'emergenza provocata dal crollo del ponte, già aveva previsto una ZLS di collegamento tra l'area portuale di Genova e le aree di interscambio della provincia di Piacenza.
L'incontro si è concluso con l'appuntamento ad ulteriori iniziative, già in parte previste, volte a proseguire il cammino di potenziamento dell'economia emiliano-lunense.