Ormai la candidatura, come abbiamo già scritto e come è stata annunciata, è cosa certa. Piera Sommovigo, avvocato ambientalista, è la candidata scelta dal Pd per la prossima corsa a Sindaco della città.
Il percorso che ha portato a questa scelta, come nella più classica tradizione del centro sinistra degli ultimi tempi, è stato lungo e tortuoso: ricco di proposte e di rifiuti, di candidature "civetta" e ipotesi reali, di proposte e di risposte negative, di sussurri a mezza voce e decisi "no" da parte dei soliti noti che, tagliati fuori dalla corsa, volevano almeno arrogarsi il merito di poter dire la loro sulla scelta finale.
Ora ci siamo. Si gira pagina, ci si allinea, finalmente, dietro alla candidatura ufficiale, che ha ricevuto il nullaosta "papale" anche dai maggiorenti romani, in particolare dal ministro spezzino Orlando, ancora in grado di dire la sua e approvare o meno la scelta (non a caso a coordinare la campagna elettorale della candidata sarà molto probabilmente Laura Cremolini, già responsabile ufficio stampa di Andrea Orlando quando era Ministro della Giustizia).
Tutto bene, dunque?
Sicuramente sì, se si guarda nell'alleanza ristretta costituita da PD, da LeAli (pare che il nome sia stato proposto proprio da questa lista), da Lista Sansa e Movimento 5 Stelle.
Ma Sommovigo non è ancora "la" candidata unitaria di tutto l'arco più ampio e allargato del centro sinistra quello che, nella sua unitarietà, potrebbe davvero impensierire un centro destra riunito sotto la candidatura Peracchini, dopo gli stracci che volavano in particolare da Forza Italia gestione Grazzini. Infatti Avantinsieme e ItaliaViva (vale a dire Forcieri e Vaira da un parte e Paita dall'altra) non l'hanno presa bene, almeno nella forma, per non essere stati coinvolti nella scelta: le loro prime dichiarazioni sono al vetriolo (non potevano fare diversamente!) ma la scelta di correre da soli con proprie liste non è ancora stata decisa: nelle prossime ore, già domani, si conoscerà l'esito finale. E le liste di estrema sinistra come si comporteranno?
I casi sono due: o anche le due formazioni appoggeranno la candidatura Sommovigo oppure correranno in solitaria, almeno al primo turno. Nel primo caso, come nelle migliori tradizioni, si tratterà sugli (eventuali) assessorati o, quanto meno, si cercherà di porre alcune condizioni sulla formazione della squadra di governo e sulle candidature; nel secondo, a nostro avviso, il centro sinistra si dovrà preparare ad una campagna elettorale in salita con la destra unita e il centro sinistra diviso in due o tre tronconi. E a questo punto il ballottaggio sarà l'obiettivo.