I gruppi di opposizione spezzini commentano la notizia, apparsa sul Fatto Quotidiano, che riguarda le pressioni fatte dal sindaco nel momento della vaccinazione del figlio. Secondo quanto riportato nell'articolo, Pierluigi Peracchini avrebbe insistito per chiedere che al figlio venisse somministrato Pfizer invece di Moderna. Stando a quanto scritto dal Fatto i medici negano di aver ricevuto pressioni.
Di seguito il commento dell'opposizione spezzina.
"In questa legislatura, di fronte a tante richieste, Peracchini è rimasto immobile.
Eppure vediamo che, quando vuole, agisce velocemente.
Come nel caso delle richieste, al personale ASL operante al centro vaccinale, per consentire al figlio di cambiare il tipo di vaccino che gli era stato assegnato.
Oltre a richieste che lasciano stupefatti, la massima autorità sanitaria della città ha dimostrato di non aver fiducia nella scienza, e il suo comportamento ora rischia di ingenerare nella cittadinanza il pensiero che il Moderna non sia sicuro tanto quanto il Pfizer.
Insomma, la comunità scientifica sta battagliando da un anno per rassicurare i cittadini sui vaccini e alla Spezia il Primo Cittadino praticamente smonta questi sforzi.
Un aspetto gravissimo e sulla quale l’inadeguatezza di Peracchini a rivestire qualsiasi ruolo pubblico è nuovamente ed ampiamente dimostrata, a tal punto da chiederne le dimissioni.
Lo diciamo sinceramente: fossimo membri del centrodestra apriremmo un dibattito sulla sua ricandidatura, perché in altri Paesi abbiamo visto esponenti istituzionali dimettersi per molto meno.
Inoltre è la prima volta che apprendiamo che il Sindaco si attiva così velocemente sul tema della gestione della pandemia e del personale ASL. Peccato che non lo abbia mai fatto a favore degli spezzini che non ricevono l’assistenza domiciliare alla terza dose, o di quelli guariti ma bloccati a casa, in attesa di un Green Pass che non arriva. Peccato non si sia mai battuto per la carenza del personale sanitario sul territorio, o per il problema delle OSS spezzine.
Insomma Peracchini è immobile sulle vicende di interesse della salute della collettività, ma attivissimo quando entrano in gioco episodi personali e famigliari.
Esigiamo venga a spiegare in Consiglio Comunale la vicenda, per rendere conto ai cittadini del suo comportamento".
Raffaelli Marco
Melley Guido
Cento Roberto
Liguori Luigi
Pecunia Federica
Manfredini Paolo
Del Turco Donatella
De Muro Jessica
Lombardi Massimo
Vaira Franco