1) Aver aggiudicato la spiaggia a Marinella Beach benché quest'ultima difettasse di un requisito necessario tassativamente previsto dal bando, la proprietà del relativo retrospiaggia. E il Tar ha detto che quella aggiudicazione è stata illegittima.
2) Aver cercato di consentire a Marinella Beach di installare su quel tratto di spiaggia dei chioschi (certamente vietati) per la somministrazione di cibi e bevande, contro il parere degli Uffici Comunali.
3) Aver consentito a Marinella Beach di utilizzare per tutta la stagione balneare 2020 a parcheggio auto a pagamento l'area retrospiaggia in difetto (anche secondo il legale del Comune) di un titolo valido e comunque a dispetto della pacifica ed incompatibile destinazione agricola di tale area.
4) Aver consentito a Marinella Beach di trasformare la porzione maggiore dell'arenile comunale, affidatole perché vi fosse gestita una spiaggia libera, come uno stabilimento balneare, in accordo con un attiguo noleggiatore di ombrelloni e di sdraio che venivano installati ogni mattina presto, prenotati e comunque concessi a pagamento condividendone i proventi.
Cambiamo e Lega, pretendendo di replicare, non contestano però alcuno dei quattro addebiti formulati dal PD (sui quali pare si stia ancora indagando) e provano a parlare d'altro: delle "decine di milioni di euro pubblici e a ruota privati" che si starebbero "per riversare su Marinella", di come "il Piano spiagge potrà attirare altri e nuovi investimenti privati" e di come - grazie al Centrodestra - per Marinella "il tempo delle umiliazioni e dell'immobilismo è definitivamente concluso."
Speriamo davvero che sia così. Intanto osserviamo che - sui quattro fatti precisi che il PD contesta all'Amministrazione Ponzanelli in relazione alla gestione del bando per le spiagge libere - nè il Partito di Toti nè la Lega trovano una sola parola per smentire o giustificare l'operato dei loro amministratori cittadini.
Vico Rosolino Ricci
Segretario PD Sarzana