Bisogna riconoscere che - quando si parla delle spiagge di Marinella - il Centrodestra sarzanese è davvero sfortunato.
Prima confeziona un bando per la gestione delle spiagge libere del 2020 talmente poco lineare che la Procura della Repubblica ci sta ancora indagando sopra.
Poi, per sgravarsi dell'onere dello smaltimento dei rifiuti spiaggiati, d'intesa con Peracchini e con il sindaco di Ameglia (l'altro comune il cui litorale raccoglie ciò che viene trascinato a valle dal Magra) propone un criterio di suddivisione delle spese di smaltimento di quei rifiuti del tutto bizzarro (metà a carico di Sarzana e Ameglia e metà a carico di tutti i comuni della provincia, compresi quelli che non c'entrano nulla come Spezia, Levanto, le Cinque Terre, Portovenere...).
Il PD e altre forze del centrosinistra sarzanese a quel punto sottolineano che si tratta di un 'pasticcio' ma - sensibili comunque alla necessità di alleviare l'onere per Sarzana - suggeriscono soluzioni alternative, attraverso strumenti normativi e convenzionali (il contratto di fiume) che consentono di coinvolgere secondo criteri razionali e condivisi i Comuni che si affacciano sul fiume, compresi quelli toscani del primo tratto del Magra. Anche il Presidente del Parco interviene per sostenere questa soluzione alternativa, mentre - fra i sindaci - quelli di centrosinistra bocciano in blocco - clamorosamente - già quella prima proposta della Ponzanelli mentre quelli di centrodestra tacciono imbarazzati.
Alla fine, con un discutibile atto unilaterale, senza alcun contraddittorio con gli altri comuni potenzialmente interessati né alcun approfondimento sugli strumenti a disposizione e neppure sulle effettive competenze (che secondo alcuni spetterebbero alla Regione), i vertici della Provincia - abbandonato l'originario teorema che coinvolgeva nella spesa tutti i comuni del suo territorio, fino a Deiva e Framura - 'spedisce il conto' a tutti i comuni che si affacciano sul Magra, virando di 180 gradi rispetto al suo iniziale disegno, sposando il principio enunciato dal Presidente del Parco e dal PD sarzanese, ma con la pretesa di imporlo unilateralmente, d'imperio, senza la necessaria condivisione del percorso con gli altri comuni da coinvolgere.
Così, proprio mentre la sindaca Ponzanelli e la Destra sarzanese non hanno ancora finito di millantare come un proprio successo una soluzione ben diversa da quella demenziale che avevano originariamente concepito, i sindaci dei comuni che si affacciano sul Magra (e sul Vara), rifiutando l'imposizione di un criterio di ripartizione mai discusso e condiviso, ribadiscono la propria contrarietà anche a questa seconda soluzione - maldestramente 'scopiazzata' - minacciano ricorsi al TAR, denunciano l'operazione come frutto di un conciliabolo riservato fra amministratori della Destra (Ponzanelli, Peracchini, De Ranieri) e giungono a mettere in dubbio la stessa regolarità contabile della stessa...Mentre gli altri sindaci di destra continuano a tacere, sempre più imbarazzati...
Quindi probabilmente - rispetto alla soluzione del problema - siamo punto e a capo. E ciò grazie alla approssimazione e alla disinvoltura di chi amministra Provincia e Comune di Sarzana, per i quali ultimi quella mal affidata, mal gestita e mal governata di Marinella finirà per essere 'l'ultima spiaggia'...
Francesca Castagna
Vicesegretario PD Sarzana