Riceviamo e pubblichiamo la posizione del PD di Sarzana sui costi di smaltimento dei rifiuti fluviali nelle spiagge: "Adesso basta signori Totiani! La cinica propaganda da quattro soldi ha un limite! E’ certamente ingiusto che i costi dello smaltimento dei rifiuti fluviali che ogni anno 'si spiaggiano' sugli arenili di Sarzana e di Ameglia gravino esclusivamente sui cittadini di quei due comuni. Ma non è facendoli pagare a Cavarra o allo Stato o ai cittadini di tutti i Comuni della nostra provincia o a chicchessia che si risolve il problema, ma solo a chi è tenuto a farlo perché corresponsabile di quanto accade sulle sponde del fiume e di conseguenza sul litorale.
Una, sia pur parziale, soluzione è quella - suggerita dal consigliere regionale PD Davide Natale - alla quale dovrebbe essere affiancato il ricorso al finanziamento, oggi reso più semplice grazie al Recovery Plan, del progetto su biomasse, sicurezza idraulica e conservazione fluviale, ripetutamente auspicato dal Presidente del Parco del Magra e dal parlamentare europeo PD Brando Benifei, capace di ridurre sensibilmente il deposito dei detriti sul nostro litorale (il c.d. ‘contratto di fiume’). Oppure una proposta di legge che costringa tutti i Comuni, anche quelli toscani, a farsi carico delle spese necessarie per ripulire il nostro litorale.
Invece la soluzione - che vorrebbe essere salomonica - con cui il Presidente della Provincia Peracchini intenderebbe andare incontro, in seno all'Ato Rifiuti, al problema delle Amministrazioni 'amiche' di Sarzana e di Ameglia fa acqua da tutte le parti.
Secondo le voci riportate dalla stampa i comuni costieri (Sarzana ed Ameglia) verrebbero sollevati dal 50% dei costi di smaltimento, che andrebbe ad essere ripartito fra tutti gli altri comuni della provincia. La trovata è davvero bizzarra per plurime ragioni:
1) Non ha senso ed è illegittimo gravare i comuni della provincia che non si affacciano sulle sponde del Magra (il comune capoluogo, quelli della Riviera etc) di una quota di quegli oneri alla stessa stregua dei comuni attraversati dal corso del fiume, come tali potenzialmente responsabili della mancata manutenzione delle sponde.
2) Non si comprende perché - dal riparto di tali oneri - verrebbero dispensati i comuni toscani della Lunigiana che fiancheggiano la Magra per un lungo tratto.
3) Non si ha notizia di altre applicazioni di questo singolare meccanismo in alcuna parte del Paese:
una ragione ci sarà.
4) La legge è chiara nell'attribuire al comune interessato l'onere dello smaltimento (quando non gravi sui privati concessionari); lo ha confermato, lo scorso anno, la stessa Regione Liguria rispondendo proprio ad un quesito posto dal Comune di Sarzana.
Gli amministratori che deliberassero di stornare risorse del loro Comune a beneficio di un altro Comune potrebbero suscitare l'attenzione della Corte dei Conti e sicuramente quella dei propri cittadini.
Difficile immaginare qualcosa di più maldestro. La destra sarzanese farebbe bene ad uscire dall'ormai triennale 'periodo di prova', a superare il suo palese dilettantismo ed occuparsi dei problemi della città con la fatica che la complessità dei problemi a volte richiede".