"In un momento come quello attuale, dove per tutti noi si preannuncia la fase 4 dell’emergenza Covid, usciamo delusi dall’ultima adunanza consiliare comunale del 29 ottobre (avente peraltro all’ordine del giorno un solo argomento) ,nella quale non è stata portata all’attenzione di tutto il consiglio una nostra mozione urgente, a difesa di tutti quegli operatori che hanno subito una chiusura parziale e/o totale a seguito dell ultimo DPCM.
A nostro parere non sono certo questi tempi in cui l’amministrazione comunale bolanese possa ritenersi esautorata dal considerare le gravi conseguenze che causeranno queste misure restrittive e pertanto possa soprassedere su una richiesta così sensibile da parte dell’opposizione affinché la stessa amministrazione si faccia promotrice di sostegno e solidarietà presso il ministero.
Mentre si sta rivendicando e proclamando un potenziamento delle norme di sicurezza anticovid su tutto il nostro territorio, ad esempio riducendo la capienza dei servizi del TPL al 60%, quel 60% che nessuno potrà sorvegliare o far rispettare (poiché il governo centrale non dà ristori alle Regioni), riesce sempre più difficile dare credibilità a queste parate illusionistiche di tutela degli italiani, che invero non possono che essere solo trascritte, comunicate, ma oggettivamente non garantite.
Ma tutto questo rientra in un quadro di vita che gli italiani (ai quali è stata chiesta la massima responsabilità civica) hanno già vissuto attraverso i propri sacrifici, il proprio amore per il lavoro. per la famiglia, per il paese.
E ad oggi, causa questo boomerang (peraltro previsto) di ritorno del Covid, queste ultime norme restrittive sanno solo di irreversibile e letale danno per il nostro paese.
I nostri concittadini non lo meritano: è per questo che noi riteniamo che ogni amministratore politico, di qualsiasi appartenenza politica, debba far sollevare una voce unanime di dissenso nei confronti di questo nuovo DPCM, affinché arrivi al governo centrale, laddove ad oggi, invece di decidere per il futuro e la crescita degli italiani, si sta tramando la loro fine.
L'esperienza dei mesi passati nel buio totale del lockdown di marzo scorso avrebbe dovuto insegnare quel tanto che poteva muovere a opportune misure preventive, in consapevolezza del fatto che non si debba mai indugiare nell'adottare azioni governative a tutela della salute comunitaria.
A questo titolo concludiamo giudicando inconcepibile e inammissibile il silenzio della nostra amministrazione comunale, la quale non può pensare di vagliare le nostre richieste urgenti secondo i tempi canonici da regolamento consiliare, quei tempi che l’emergenza contingente del momento purtroppo non può attendere".
Gruppo consiliare "Rilanciamo Bolano"
