Che squallore!
Toti vede la fotografia di una scolaresca delle elementari che a Genova - il primo giorno di scuola di lunedì 14 settembre - gioca seduta in terra allegramente rispettando le distanze e riprendendo confidenza con l'insegnante e fra compagni e inizia a stracciarsi le vesti e ad accusare la ministra Azzolina definendo quell'immagine " indegna di un paese civile".
Il dirigente dell'istituto ha subito chiarito che i banchi nuovi, ordinati per tempo, arriveranno domani e che gli insegnanti avevano deciso - invece di posizionare per un solo giorno i banchi vecchi - di impiegare il primo giorno di scuola, dopo lo shock della traumatica interruzione dello scorso anno scolastico, in un modo originale, ludico e coinvolgente.
Ma Toti, come un avvoltoio e senza fare alcuna verifica ha attaccato a testa bassa la Ministra (forse per sottrarsi all'accerchiamento mediatico di cui è bersaglio a causa del drammatico dilagare del Covid in Liguria) usando espressioni che appaiono penosamente melodrammatiche ("situazione indegna di un paese civile...").
Ma la cosa che più disgusta è la speculazione sulla ingenuità, sull'innocenza dei bambini.
Il Presidente Toti farebbe meglio a spiegare alle famiglie dei bambini disabili perché in questi anni ha pensato bene di tagliare drasticamente le risorse per il sostegno e per gli educatori, sicché in alcune realtà gli insegnanti devono scegliere se stare in classe o accompagnare al bagno gli alunni diversamente abili.
Francesca Castagna candidata Pd al Consiglio regionale