"I dati dei contagi e dei ricoveri nel nostro territorio ci inducono a non abbassare la guardia e a essere responsabili nei nostri comportamenti.
Dobbiamo ripartire con le nostre vite, goderci la ripresa della socialità, ma facciamolo adottando alcune semplicissime regole che proteggono noi stessi e gli altri, soprattutto chi è più fragile: indossiamo la mascherina, igienizziamo le mani, manteniamo il distanziamento interpersonale.
Se tutti ci impegneremo in questo, in un vero patto di comunità, la ripartenza si rafforzerà e non rischieremo di tornare indietro.
Facciamolo per i nostri concittadini, per gli operatori della sanità e anche per la nostra economia, non vanificando i sacrifici compiuti.
Non c'è però solo il tema della responsabilità dei cittadini: c'è anche l'importante contributo che chi amministra deve dare e, su questo punto, mi voglio unire alla giusta richiesta dei sindacati: alla luce dei dati, qual è il piano della Regione e della ASL per tenere sotto controllo la situazione, per garantire tamponi tempestivi (sono già molti i ritardi segnalati) e per gestire con una organizzazione e con una quantità di personale adeguati le prossime settimane, al fine di arginare il più possibile i rischi di un peggioramento della situazione?
Governare non significa fare propaganda tutto il giorno e scaricare le responsabilità sempre e comunque su qualcun altro. Dalla ASL e dalla Regione vogliamo risposte e un piano concreto".