A una settimana dall'annunciata apertura della stagione balneare, la Regione Liguria non ha ancora chiarito su quanti e su quali fondi potranno contare i sindaci, per far rispettare le linee guida concordate da Anci per la gestione dei flussi nelle spiagge libere. Una situazione di totale impasse, che sta costando caro al turismo ligure, visto che gli albergatori denunciano, proprio in queste ore, una fitta serie di disdette: molti turisti italiani, confermano le associazioni di categoria, lasciano la Liguria per l'Emilia-Romagna, dove la gestione dell'accesso agli arenili è molto più chiara e definita.
Fortunatamente i Comuni liguri – nelle linee guida di Anci - hanno bocciato la proposta di Toti di far pagare l'ingresso alle spiagge libere, salvaguardando un principio di equità importante.
Ma la Regione deve mettere mano al portafoglio per aiutare le amministrazioni a sostenere i costi della regolazione degli accessi. Parliamo di un lavoro che andava fatto un mese fa (come è avvenuto altrove: un esempio su tutti l'Emilia-Romagna). Adesso bisogna recuperare il tempo perduto.
Il Presidente della Regione ha firmato un'ordinanza per riaprire le spiagge dal 3 giugno, ma poi ha lasciato tutto il lavoro sulle spalle dei singoli Comuni.
Gruppo PD in Regione Liguria.