Ecco perche è inaccettabile la risposta data dalla Assessore Sorrentino alla nostra interrogazione: è il comune che appellandosi alle nuove linee guida per il 5G deve porre dei paletti per tutelare la salute dei propri cittadini perché utilizzare il 5 G nel nostro territorio significa disporre di bande di frequenze da 26,5-27,5 GHz e non quelle che si utilizzano attualmente di 3,6-3,8-GHz.
Volevamo ricordare che l'international Commission on nan-ionizing Radiation Protection a distanza di piu di 20 anni ha aggiornato le linee guida per la protezione degli esseri umani da campi elettromagnetici a radiofrequenza: "Si consiglia cautela con le frequenze superiori ai 6GHz". Queste linee guida non venivano aggiornato dal 1998. Nella specifico le nuove linee guida riguardano l'inclusione di restrizioni per l'esposizione di tutto il corpo per meno di 6 minuti.
E chi ci assicura che l'esposizione non venga per più di 6 minuti? È chiaro che un'esposizione massiccia e prolungata a onde elettromagnetiche può essere dannosa così è dichiarato nelle nuove linee guida per cui pensiamo che sia credibile.
Le sperimentazioni condotte sui 5G in Italia sono accompagnate da attività di monitoraggio da parte delle Agenzie Ambientali del territorio e sono state illustrate nel numero 4/2019 di ecoscienza in cui emergono alcuni elementi comuni di valutazione: la nuova tecnologia necessita di un nuovo approccio di valutazione delle esposizioni ai campi elettromagnetici sia in fase preventiva, sia in fase di controllo ricordandoci che la tutela sulla salute deve avvenire prima di ogni altra cosa anche nei confronti dei grandi poteri.
Gruppo Consiliare PD La Spezia