Con la firma del protocollo operativo, la realizzazione del network EUSALP (EU Strategy fo the Alpine region) fra le Associazioni dei Comuni e delle Province delle 6 Regioni italiane e 2 Province autonome dell’arco alpino coinvolte, entra nel vivo.
L’Accordo, di cui ANCI Liguria è capofila, mette a sistema un network per la realizzazione di azioni operative e iniziative per le politiche di sviluppo sostenibile tra il mondo delle Autonomie locali e i progetti comunitari europei. I territori interessati sono: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto, Trentino-Alto Adige. Per l’Associazione ligure, ha firmato il vicesindaco di Arcola Gianluca Tinfena, delegato dal Presidente Bucci e dall’Ufficio di Presidenza di ANCI Liguria in quanto coordinatore dell’ANCI Giovane regionale e, in questa veste, presente a Como alla due giorni di Convention dedicata ai giovani amministratori locali dell’area EUSALP.
Un’area, quella della macroregione alpina, che coinvolge 48 dimensioni regionali che si trovano attorno alla catena alpina, Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein, e che in vista della prossima programmazione 2021-2027, diventerà il centro di coordinamento dei fondi comunitari che insistono su questo grande territorio.
«Stiamo parlando di un territorio che raccoglie 78 milioni di abitanti, di cui 23 milioni italiani, che da solo fa il pil dell’intera Germania – afferma il direttore generale di ANCI Liguria Pierluigi Vinai – Dobbiamo essere pronti a rappresentare le reali necessità delle comunità locali e cercare i finanziamenti necessari nei progetti comunitari: questa è l’essenza di questa nostra azione, coordinata con le Regioni, che finalmente siamo riusciti a realizzare. Mai era stato fatto un passo simile, prima d’ora, per unire le forze e concentrare le energie».
Un progetto ambizioso che mira a costruire una rete effettiva di collaborazione perché il mondo delle Autonomie locali sia rappresentato concretamente, per quelle che sono le sue reali esigenze, nei progetti comunitari.
«La Strategia EUSALP è il futuro dei territori regionali che hanno firmato il Protocollo, ma dobbiamo far sì che in essa non sia rappresentato soltanto il mondo della ricerca, dell'università o delle imprese ma anche e soprattutto coloro che amministrano le comunità locali, e che a esse devono assicurare quotidianamente servizi sempre più efficaci e che conoscono come nessun altro i bisogni dei cittadini – continua Vinai – Le Autonomie locali, lavorando congiuntamente in un network “portatore di fabbisogni”, possono essere lo strumento che raccoglie dai territori i bisogni, li media, li coniuga in un lavoro d'insieme con il sistema regionale e li trasferisce dentro i progetti che dovremo andare a creare. Il lavoro è già iniziato, ma con la firma da parte delle Associazioni di Comuni e Province del Settentrione viene messo a sistema».
«Esprimo un ringraziamento particolare a Regione Lombardia che ha voluto questa collaborazione, approfittando della sua Presidenza di turno del Programma, ed alla Regione Liguria con il Presidente Toti, l’assessore allo Sviluppo economico Benveduti e l’intera struttura regionale dedicata, per condividere questa marcia di comuni intenti. Nel frattempo, faremo una presentazione in tutti i territori dell’arco alpino coinvolti e firmatari del Protocollo, e poi guarderemo anche oltre, all'estero, alle altre Regioni che fanno parte del sistema EUSALP», conclude Vinai.
«Un'opportunità fondamentale per mandare avanti la “carta dei fabbisogni” dei territori e ottenere dall'Europa le risorse necessarie nel periodo 2021-2027 per finanziarli – ha commentato il coordinatore ANCI Giovane Liguria Gianluca Tinfena, vicesindaco di Arcola (La Spezia), delegato dall’Ufficio di Presidenza alla firma dell’Accordo – Se l'Italia è la 28esima realtà della Ue, ultima per risorse che arrivano e soldi spesi, il Protocollo è un modo per avere delle chances in più attraverso una rete, una collaborazione specifica che può portare a ottenere finanziamenti e dare risposte concrete ai singoli territori».