Sul personale della sanità la Giunta Toti ha consumato il delitto perfetto. Questa mattina, per la prima volta dopo molto tempo, si è tenuto su questo tema un tavolo di confronto con i sindacati, ottenuto soltanto grazie all'intervento dei capigruppo consiliari. Poi nel pomeriggio si è svolta in commissione un'audizione delle parti sociali che, senza distinzione di sigla, hanno sparato a zero contro le clamorose carenze di organico nella sanità ligure. Due dati rendono bene la situazione. In dieci anni si sono perse 1700 unità di personale che non saranno più recuperate. L’80% di questo gap si è verificato negli ultimi quattro anni.
In più il farraginoso meccanismo delle deroghe al 2018 ha impedito di assumere altre 1200 unità di personale autorizzate dalla Giunta, ma mai trasformate in assunzioni.
Questi numeri spiegano bene il collasso della sanità pubblica in Liguria e anche perché i tempi delle prestazioni siano lievitati e le fughe raddoppiate. A ciò si aggiunga che il concorso per Oss annunciato ad agosto 2018 non è stato ancora bandito e ora viene annunciato per ottobre. Intanto, nonostante il concorso effettuato, le carenze di personale infermieristico sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Tutti i sindacati hanno lamentato la totale assenza di confronto con la Giunta sia sul personale sia sullo stato di mancata attuazione del Piano Socio Sanitario in scadenza nel 2019.
E' ancora più grave poi che non vi sia stato alcun confronto con i sindacati sui bandi della privatizzazione e che, ad oggi, manchi un qualunque accordo con il sindacato sul personale che dovrà essere impiegato nei presidi privatizzati su cui, peraltro, si è abbattuta l’impugnazione del Tar relativamente alle assegnazione degli ospedali di Cairo e Albenga.
Insomma un disastro annunciato che ora si sta puntualmente verificando in tutta la sua gravità. La ricerca ossessiva di consenso senza operar scelte e la totale assenza di programmazione non portano da nessuna parte. È l’ora di voltare pagina.
Gruppo Pd in Regione Liguria.