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Le interviste ai candidati / Francesco Villa con "Insieme Vernazza e Corniglia" In evidenza

Ex Comandante della Polizia Municipale, ha fondato la Pubblica Assistenza Croce Verde di Vernazza.

 

Gazzetta della Spezia prosegue il viaggio per farvi conoscere i candidati sindaco per le Amministrative 2019. Torniamo a Vernazza, dove sono quattro le liste in competizione. Dopo l'intervista a Federico Barli, candidato sostenuto dal centrosinistra, vi proponiamo l'intervista a Francesco Villa, in corsa con "Insieme Vernazza e Corniglia". Gli altri candidati sono Franco Carro con "Vernazza nel Cuore" e Claudio Catalfamo con "Vernazza Sostenibile".

 

Che idea si è fatto degli schieramenti in campo? Che sentore ha di questa campagna elettorale?
Anche se le liste in campo sono quattro ritengo che la sfida si svolga principalmente solo tra due: la lista che vede come candidato a sindaco Federico Barli e la nostra Insieme Vernazza e Corniglia. Prima di questa sfida elettorale ero convinto che il sindaco di Vernazza potesse essere solo un cittadino di questo paese. Evidentemente le cose cambiano almeno sulla candidatura, spero che rimangano invariate invece sull’elezione. Anche perché si tratta di un territorio prezioso quanto fragile e un primo cittadino presente sul posto è indispensabile.

Come mai ha scelto di candidarsi?
Sono innamorato di Vernazza sin dall’infanzia, e non sopporto l’idea che possa essere considerata dagli altri, solo un’opportunità da sfruttare, specialmente se a pretenderlo sono persone non nate e cresciute qui che non conoscono e vivono il nostro territorio e le nostre tradizioni.

Ci racconti qualcosa su di sé: curriculum ed esperienze?
Sono nato a Vernazza, in via Visconti, a pochi metri dal porticciolo, dopo aver frequentato le elementari la mia famiglia si è trasferita a Genova dove ho continuato gli studi. La lontananza dal mio paese natio! Tornavo a Vernazza a volte anche per poche ore ma la gioia che ne provavo era immensa. Appena diplomatomi sono tornato a vivere nel mio paese. Nel 1975 sono stato assunto in comune e vi sono rimasto sino alla pensione nell’ottobre del 2014, progredendo nella mia carriera sino ad arrivare a svolgere il ruolo del Comandante della Polizia Municipale anche nei comuni di Monterosso e Riomaggiore. Nel 1978 assieme a quattro miei amici ho fondato la Pubblica Assistenza Croce Verde di Vernazza, sodalizio che ancor oggi risulta di vitale importanza per i cittadini e i turisti del nostro paese. Nell’estate del 1989 ho avuto l’onore di essere eletto presidente del Centro Sportivo di Vernazza apportandovi radicali interventi che hanno contribuito a mantenere l’associazione attiva sino ad oggi.

Flussi turistici, numero chiuso e turismo sono alcuni dei temi al centro di questa campagna, quali sono le sue idee al riguardo?
E’ necessaria una gestione dei flussi ma sono contrario a messaggi legati al numero chiuso. Pensiamo ad esempio ad un ristorante sempre pieno che chiude nei giorni di maggiore richiesta ai clienti. Sarebbe una scelta illogica. Sono convinto invece che l’affluenza vada programmata e, al fine di evitare disservizi, vada gestita in maniera intelligente. Anche per lasciare un buon ricordo della permanenza.

Ci troviamo in un parco naturale protetto, sarebbe interessante conoscere la sua visione dal punto di vista ambientale.
Sono un convinto sostenitore del Parco e dell’Area Marina. Purtroppo debbo confessare che ultimamente si sia fatto poco per il territorio. I sentieri sono chiusi, i pini stanno seccando, i cinghiali fanno a gara con i caprioli per chi reca più danni all’agricoltura, spaventati solo dai lupi che dopo secoli hanno cominciato ad interessarsi anche dei nostri boschi. In mare poi si vedono specie di pesci predatori che sterminano le specie conosciute, non nascono più mitili e tanto altro. Questo dovrebbe essere un motivo di riflessione nel quale dovremmo, tutti, dal nuovo presidente appena nominato ai nuovi sindaci, impegnarci per ristabilire quegli equilibri naturali che un parco dovrebbe salvaguardare. Non dimenticandosi ovviamente di quelle iniziative ormai consolidatesi quali la distribuzione dei sassi per i muretti, le barbatelle, e i paletti per i filari. Qualcosa in più deve essere fatto non solo dal punto di vista agricolo ma in relazione alla sicurezza idrogeologica dei borghi. Vanno anche evitati regolamenti poco adatti alla nostra realtà, come ad esempio le autorizzazioni per pescare anche dei ragazzini. Adempimenti burocratici inutili che fanno solo allontanare dalle tradizioni e abitudini secolari le nostre nuove leve.

Veniamo al programma, ci vuole riassumere in poche parole i punti cardine con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Vogliamo ridurre la pressione fiscale sui cittadini. Il ritiro del vetro della plastica e della carta non deve essere considerata una spesa ma un introito (ricavato dalla vendita del prodotto) che andrà a rimpinguare il capitolo relativo alla N.U. Ci impegneremo a realizzare nuovi parcheggi. Il problema a Vernazza è molto sentito sin da subito cercheremo di recuperare quei parcheggi lungo il tratto Fontanavecchia - località Mua che prima dell’alluvione costituivano un’alternativa agli attuali. Lavoreremo per mantenere la spiaggia nuova di Vernazza. Abbiamo già parlato con autorevoli esponenti regionali al fine di intraprendere uno studio per affrontare il problema. Studieremo anche una proposta per i posti barca di Corniglia. Con urgenza vogliamo intervenire sul patrimonio esistente. Dobbiamo mettere mano al rifacimento delle vie interne distrutte dall’alluvione del 2011. Dobbiamo aumentare la ricezione dei canali televisivi dato che a Vernazza viene ricevuto solo il segnale di RAI 1, RAI 2 e RAI 3. Vorremmo impostare nuovi rapporti di colloquio con gli altri amministratori delle Cinque Terre perché l’unione fa la forza. E tanto altro ancora che compare nel nostro programma.

Un auspicio per il futuro?
Vorrei che la campagna elettorale delle amministrative del 2024 fosse concentrata, dalle liste presenti, sulla realizzazione delle cose impossibili perché quelle possibili le avremmo già realizzate.

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