"Forse qualcuno, con scarsa visione sul futuro, si è illuso che una crisi operativa del porto di Genova, causata dal crollo del Ponte Morandi, potesse rappresentare un’occasione per La Spezia. È vero l'esatto contrario. Se il sistema logistico di Genova scricchiola e perde efficienza i traffici presenteranno il conto a tutto il network portuale dell'alto Tirreno, prima fra tutti La Spezia"
A scendere in campo sui rischi derivanti da collasso logistico conseguente il crollo del ponte e sui ritardi nella individuazione da parte del governo di un percorso di emergenza "nazionale" è Sergio Landolfi, presidente dei Doganalisti Spezzini (Aspedo).
"Fra pochi giorni venti ragazzi della Spezia - sostiene Landolfi - sosterranno gli esami per diventare spedizionieri doganali, nell'ambito di un bando appena pubblicato dall'Amministrazione doganale. A questi ragazzi, così come a tutti i colleghi o lavoratori che sono occupati nel settore della logistica e dei porti, dobbiamo avere il coraggio di dire la verità: senza un porto di Genova efficiente, si fa ben poca strada e, anche le aspirazioni per altro rare allo sciacallaggio espresse in alcuni ambienti, riflettono una visione miope. Forse nel brevissimo periodo La Spezia ospiterà qualche nave in più ma un domani senza un ruolo trainante di Genova non è neppure ipotizzabile".
Aspedo La Spezia ha quindi intenzione di sostenere senza distinguo di sorta, la protesta degli operatori genovesi che denunciano i pericoli derivanti dai ritardi nella definizione di un percorso e di soluzioni che consentano a Genova di recuperare al 100% la sua efficienza di principale hub logistico e portuale d'Italia.