I titolari ordinano un vino pregiato richiesto da un cliente che aveva prenotato un tavolo da dieci persone, ma quando il fornitore effettua la consegna, prende i contanti e se ne va senza rilasciare la fattura. Gli ospiti non si presentano e il vino si rivela essere quello di un banale discount. Un tipo di truffa insolito, ma che probabilmente non rappresenta un caso isolato. Per evitare il ripetersi di episodi simili a questo, che sfruttano la bontà e la gentilezza degli operatori per poi mettere a segno delle truffe, Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia, mette in guardia i propri associati e tutti i professionisti del settore.
Nei giorni scorsi la titolare del ristorante vittima dell’episodio aveva infatti ricevuto una telefonata da parte di una donna, la quale aveva chiesto le venisse riservato per il pranzo di oggi un tavolo per dieci persone. Durante la telefonata, la donna, artefice della truffa, aveva spiegato in maniera davvero convincente quanto quel pranzo fosse importante, poiché la famiglia si sarebbe riunita per festeggiare il compleanno del padre. Padre amante di un vino francese molto pregiato (Pays d'oc reserve). La donna ha infatti espresso il desiderio di poter avere questo vino, spiegando come l’unica enoteca che ne disponesse, fosse a Milano, e non avendo quindi modo di reperirlo. La titolare si è resa disponibile a procurarselo per poter accontentare il desiderio di questa famiglia. A quel punto, la donna, ha suggerito allo stesso ristorante il numero di telefono di un fornitore che conosceva da cui poter ordinare le sei bottiglie tanto desiderate.
Fatto l’ordine, oggi la ‘fasulla’ consegna e la scoperta dell’imbroglio. In azienda arriva un ragazzo che consegna la cassa di vino, prende i soldi in contanti (480€ + IVA) e comunica di essersi dimenticato la fattura nel furgone e di doverla tornare a prendere. A quel punto, il ragazzo sale a bordo del camion e si dilegua. A pranzo non arriva nessuna famiglia felice per festeggiare il compleanno del papà amante del buon vino e all’interno dello scatolone imballato, un vino di bassa qualità, del costo di 2.50€ a bottiglia.
Pur potendo sembrare, in apparenza, facilmente smascherabili le cattive intenzioni dei truffatori, Confcommercio ricorda a tutti gli operatori che è altrettanto facile cadere nei tranelli da parte di chi le dinamiche di una truffa le studia a tavolino appositamente per riuscire a ingannare le vittime prese di mira. Si raccomanda quindi di fare estrema attenzione al fine di evitare episodi spiacevoli come questo, dove la disponibilità, la cordialità e la gentilezza di un buon operatore, viene sfruttata per ingannarlo e truffarlo.