Presenti Fausto Bruni (Fit Cisl), Luca Simoni (Cobas), Gianni Venturini (Uil Trasporti), Mario Bonafiglia (Faisa Cisal) e Franco Bardelli (Faisa Cisal).
La preoccupazione, legata all'annunciata fusione fra ATC Spa e Atc Mobilità e Parcheggi proposta dall'azienda e avallata dall'amministrazione, riguarda sia i livelli occupazionali conseguenti alla creazione della Newco sia il possibile conflitto di interessi che questo comporterebbe dal momento che un'azienda che si occupa di trasporti pubblici e di parcheggi avrebbe interessi divergenti secondo i sindacati.
Ad esempio i contratti di lavoro, saranno contratti per autoferrotranvieri o del commercio come accade per chi gestisce parcheggi?
I servizi non TPL, ovverosia quelli che si riferiscono al trasporto disabili, al servizio di trasporto scolastico e non ultimo ai servizi dedicati ai crocieristi, sono a rischio perché la gara futura prevederà solo il trasporto locale e non le altre tipologie.
Anche la possibilità di conservare "in house" i servizi viene ritenuta in forte dubbio dal momento che secondo le sigle sindacali il piano proposto non consentirà alla Provincia di detenere quote di partecipazione escludendo così la possibilità.
Preoccupazioni per il riassetto societario e per le garanzie relative all'occupazione non solo dei circa 400 lavoratori di ATC esercizio ma anche degli addetti dipendenti dall'indotto, rappresentato da Seal (che si occupa principalmente della val di Vara) e Manario (che offre servizi nelle 5 terre).
Cgil a parte (ha dichiarato una propria posizione), le sigle sindacali che possono contare su una rappresentanza che raggruppa circa l'80% dei lavoratori, attendono il Consiglio Comunale di mercoledì 22 marzo per avere un quadro più chiaro, mandando un messaggio sia all'attuale maggioranza, sia alla giunta prossima, quella che uscirà dalle amministrative sempre più vicine.
"Saremo presenti e valuteremo le posizioni di tutti, così come in campagna elettorale saremo attenti al programma dei candidati ed alle scelte che riguarderanno Atc ed il futuro dell'azienda e dei lavoratori" dichiarano i sindacati.
Tornare ad un'unica azienda, ricomporre l'assetto societario antecedente il 2003, questa la proposta dei sindacati. Sindacati che dichiarano anche di sentirsi tirati in ballo quasi fosse un attacco strumentale ad esempio sulla nota vicenda di Piazza Verdi, dove l'architetto Vannetti dichiarò che se il travertino si rompeva era anche colpa degli autisti di bus che "correvano troppo".
Sempre a proposito di Piazza Verdi si denuncia come sbagliata la scelta che dovrebbe vedere il futuro senza mezzi pubblici in transito a favore di uno spostamento del trasporto pubblico su Viale Italia: "siamo l'unica città dove si escludono i mezzi pubblici dal centro storico e ci si fanno passare le auto".
Per ora si preannuncia un Consiglio Comunale bollente e la minaccia di azioni di protesta in caso di approvazione restano sul tavolo.