I presidenti delle tre Autorità Portuali liguri, Luigi Merlo (Ge), Gianluigi Miazza (SV) e Lorenzo Forcieri (SP)hanno presentato le caratteristiche del sistema portuale e logistico ligure, i dati relativi ai traffici complessivi, i punti di forza e le efficienze dei tre scali. Miazza, Forcieri e Merlo hanno illustrato le prospettive dei tre porti liguri che possono contare su un cospicuo pacchetto di investimenti pari a oltre due miliardi e duecento milioni di euro, in corso di realizzazione e di autorizzazione: Savona ha in cantiere opere per 800 milioni, Genova per circa 1 miliardo e 100 milioni e Spezia per oltre 400 milioni.
Luigi Merlo "Il Porto di Genova si presenta oggi al mercato internazionale della logistica come una delle eccellenze portuali europee sia in termini di strutture che di efficienza. Un porto multifunzione e multimerce che ha raccolto la grande sfida dello sviluppo e che oggi si candida a diventare il gateway privilegiato per la merce diretta in Europa. Ho riscontrato un grande interesse degli operatori anche per il nostro nuovo piano regolatore portuale e per il progetto del Blue Print di Renzo Piano.
Lorenzo Forcieri: ""E' giunto il momento di rompere vecchi schemi e pregiudizi sul nostro Paese e sul nostro sistema portuale .Ormai non ci sono più ragioni perché i porti della sponda sud del Mediterraneo, e quello della Spezia in particolare, non possano essere scelti come porte di accesso ai mercati del Centro Europa. Siamo all'avanguardia nei processi di informatizzazione, con il preaclearing abbiamo dimezzato il dwell time , abbiamo potenziato l'intermodalità e siamo competitivi con i costi. Grazie alla pace sindacale ed alla coesione sociale che regnano sulle banchine lavoriamo 365 giorni l'anno... E' quindi possibile riequilibrare il divario tra nord e sud Europa, almeno in termini di traffici portuali. E' questo l'obiettivo, nostro e dell'intero Paese, per cui stiamo lavorando, e i risultati cominciano a vedersi".
Gian Luigi MIazza: " Le strategie di sviluppo seguite dal'Autorità portuale di Savona in questi anni hanno in qualche modo precorso i tempi, mettendo in atto iniziative per valorizzare i punti di forza dello scalo e del territorio circostante; oltre i profondi fondali, linee ferroviarie verso l'hinterland con buoni margini di capacità e spazi retroportuali disponibili per attività di logistica. Così si inserisce il progetto della piattaforma multipurpose a Vado Ligure, un terminal container a completamento dell'offerta disponibile per le grandi navi e proiettato verso il mercato del sud Europa attraverso un servizio ferroviario indipendente. L'analisi costi benefici recentemente sviluppata dal gruppo Clas ha quantificato i vantaggi economici per popolazione e imprese pari a circa 1 miliardo di euro e in circa 465 milioni di euro i benefici ambientali e climatici."
I rappresentanti dei terminalisti hanno evidenziato gli sforzi compiuti dagli operatori per essere pronti a cogliere le sfide del futuro dei mercati internazionali e in che direzione stanno andando gli investimenti per potenziare l'offerta dei terminal nei tre porti di Genova, Savona, La Spezia.
Marco Simonetti:"Cambiamo finalmente verso all'Europa. "Changeyourpoint of view" è il nostro slogan. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso, porre la verità al centro e lottare contro le mistificazioni consci dei nostri limiti ma anche dei nostri pregi. Le nostre imprese sono già in grado di proporre soluzioni competitive e complete che rispondono pienamente alle richieste delle merci che provengono dal centro e nord Europa e che propongono un efficace ed efficiente door to door."
Importante è stato il punto di vista degli spedizionieri liguri, rappresentati da Alessandro Laghezza, e dei terminalisti, rappresentati da Marco Simonetti ed Alessandro Piccardo, rispettivamente vice presidente e consigliere di Assiterminal.
Partendo dalla convinzione che sia possibile recuperare traffici sui porti liguri per quasi un milione di container dal NorthernRange, Laghezza ha sottolineato i punti di forza del sistema portuale rappresentato dai tre porti liguri che hanno recuperato il gap nei confronti dei porti del Nord Europa in termini di efficienza e competitività.
Alessandro Laghezza:"Come spedizionieri siamo pronti a fare nostra parte come abbiamo già fatto in passato, adottando per primi le procedure innovative come il manifesto elettronico, le procedure domiciliate in porto e il preclearing".
Alessandro Piccardo: "Per quel che riguarda il traffico della frutta, da Vado serviamo già tutta Europa perché il 7% della frutta esportata va in Francia, il 14% in Est Europa (Romania, Bulgaria, Bosnia, Croazia, Polonia, Ucraina,ecc). Auspicherei una maggiore integrazione con le ferrovie per aggredire maggiormente il mercato svizzero potenzialmente molto ricettivo."